L’8 settembre a Sassari l’inaugurazione della mostra “Arte e Design: Riusare, Creare e Reinterpretare”
L’esposizione, allestita nelle sale della Biblioteca Universitaria di piazza Fiume, potrà essere visitata fino al 30 di settembre.
SASSARI. Dall’8 al 30 settembre, la città di Sassari sarà il teatro di una splendida iniziativa che ha come scopo quello di promuovere la cultura, attraverso la creatività dei tanti artisti, i quali, riutilizzando materiale da dismettere, riproducono vere e proprie opere d’arte.
Creare e sensibilizzare al rispetto dell’ambiente e della natura, tema più che mai importante, viste le tante difficoltà che il nostro pianeta attraversa, rischiando seriamente di essere rinchiuso in un involucro di plastica.
Arte e cultura, certamente, ma anche ecologia. Un connubio inedito ma fruttuoso che guarda al futuro, alle nuove generazioni, un nuovo percorso per un mondo più sostenibile.
Eloquente il titolo della mostra “5R: Ridurre, Riutilizzare, Riciclare, Raccogliere e Recuperare – Dall’Antichità all’Arte e al Design”. L’inaugurazione e l’apertura al pubblico è prevista per le ore 17,30 dell’8 settembre nella Biblioteca Universitaria di piazza Fiume. L’iniziativa proseguirà, nella stessa giornata dell’8 settembre, con la prima conferenza “Il riutilizzo delle materie prime e il recupero dei manufatti nell’antichità – Dall’Eneolico ai Punici“. La seconda conferenza avrà luogo il 29 settembre alle 18,00 con l’approfondimento del tema “Dai Romani al Medioevo”.
La Mostra “Arte e Design: Riusare, Creare e Reinterpretare” è inserita negli eventi delle GEP – Giornate Europee del Patrimonio – del 24 settembre, dalle ore 16,00 alle 20,00, con visita guidata all’esposizione e all’edificio storico della Biblioteca Universitaria, ex Ospedale Civile S.S. Annunziata.
Cosa distingue questa esposizione dai tanti concorsi e mostre realizzati con il tema del riuso dei materiali? Per prima cosa l’introduzione di nuove R che caratterizzano diverse opere: la Rivisitazione e la Rielaborazione di segni antichi e della tradizione popolare nelle creazioni artistiche, richiami fortemente voluti dagli artisti e dai designer chiamati ad esporre.
Ed ancora la contaminazione tra i temi delle 5R con l’Archeologia attraverso le due Conferenze “Il riutilizzo delle materie prime e il recupero dei manufatti nell’antichità“, anch’esse parte integrante dell’intera iniziativa, con interventi di storici, di archeologi e archeologhe di diversa specializzazione, dalla preistoria al medioevo.
Infine, quale elemento innovatore e di sperimentazione, la totale libertà degli artisti e delle artiste e designers di reinterpretare ed esporre ciò che preferiscono, senza un “curatore” in senso classico… non anarchia, ma autogestione dentro la suggestione di un’idea condivisa.
Tra gli espositori e le espositrici sono presenti artiste e artisti affermati, designers con all’attivo curricula di grande rilievo ed anche new entries, con percorsi personali di pura passione e che guardano al futuro. Ognuno di loro ha deciso la qualità e l’orientamento artistico del proprio contributo, dentro una comune riflessione sui temi proposti.
L’ipotesi di “autogestione” nasce da alcune esperienza in Italia, in Europa e internazionali realizzate da importanti orchestre musicali che lavorano e si esibiscono senza il classico direttore d’orchestra, attivando un proficuo autogoverno e ottenendo ottimi successi. Tra queste l’Orchestra da Camera di Praga (PKO), fondata nel 1951, che è tra le orchestre senza direttore più longeve; in Italia è l’Orchestra Spira mirabilis, nata nel 2007 a Formigine in provincia di Modena, che ora conta decine di musicisti affermati.
Ideazione e progettazione: Alba Canu, Gianni Nieddu, Clara Corona, Giovanni FIori.
Pasquale Demurtas
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