Monti, la casa di riposo San Giovanni Battista sempre nel cuore della comunità
La raccolta di beni di prima necessità da donare agli ospiti della casa di riposo San Giovanni Battista anche quest’anno si è contraddistinata per la grande generosità della comunità montina.
MONTI. “Comunicare bene ci aiuta a essere più vicini e a conoscerci meglio tra di noi, a essere più uniti. In questo mondo i media possono aiutarci a farci sentire più prossimi gli uni agli altri, a farci percepire un rinnovato senso di unità della famiglia umana che spinge alla solidarietà e all’impegno serio per una vita più dignitosa.” Parole e pensieri di Papa Francesco, illuminato più che mai, a passo coi tempi, connette le potenzialità della comunicazione, con la sensibilità della solidarietà. Mai espressione fu più adeguata, al tradizionale “Laldaiolu”, apertura del carnevale, la ricerca fra la comunità montina delle derrate alimentari o altri tipo di offerta, a favore della casa di riposo.
La casa di riposo San Giovanni Battista nata alla fine degli anni ’30 del secolo scorso, che ancora, grazie a Dio, gode di ottima salute e della considerazione sconfinata dei compaesani, è una struttura che ospita oltre quaranta ospiti e dà lavoro a venticinque dipendenti. Ancora una volta, il tempo non fa crollare la disponibilità all’aiuto, dopo decenni, si è confermata la grande generosità della comunità montina. Come sostiene il Pontefice, fondamentale è stata la comunicazione/invito lanciata dal parroco, don Pierluigi Sini, che è anche il direttore responsabile della casa di riposo “San Giovanni Battista” di proprietà della parrocchia, verso la popolazione.
Così che, coadiuvato da un gruppo di volontari, provenienti da tutte le associazioni locali, nell’intera giornata di giovedì grasso, hanno atteso, nel punto di raccolta, situato nei locali dell’ex asilo parrocchiale, le offerte che la gente ha gentilmente consegnato. “Non è tanto quello che diamo – andava ripetendo, anni orsono, quando era in vita, santa Teresa di Calcutta – quanto amore mettiamo nel dare”.
La raccolta si è svolta nel pieno rispetto delle norme anti Covid-19. Don Pigi ha ringraziato di cuore, dal pulpito, la popolazione per l’ennesimo atto di altruismo mostrato, apprezzando lo sforzo, nonostante il “brutto momento” condizionato dal Coronavirus.
Questo l’elenco delle donazioni: Alimentari: kg 224 di pasta, minestra; kg 32 riso; kg 83 zucchero; kg 101 caffè, kg 12 farina; 15 litri olio extra; 11 litri di semi, 74 di latte; 31 litri di passato. N° 50 scatole di pelati. N° 84 confezioni di biscotti, merendine, fette biscottate. N° 15 confezioni di dadi e conserva; n° 24 confezioni di the, camomilla; n° 14 bottiglie di bibite. N° 26 scatolette di tonno, legumi; 7 confezioni di polenta e 2 di orzoro. Profumeria: bagno schiuma 102 flaconi; shampoo 35 flaconi; crema 1 flacone. Fazzolettini 5 confezioni; tovagliolini 6 confezioni; scottex 2 confezioni; carta igienica 6 confezioni; borotalco 4 confezioni; 9 tubetti di dentifricio; 3 confezioni di lamette; cotone 13 confezioni; bicchieri plastica 12 confezioni; salviette 10 confezioni; bastoncini cotonati 2 confezioni; alcool n. 6 confezioni e 10 confezioni di saponette. Detergenti: detersivi in polvere per lavatrice kg 12; detersivo piatti, sgrassatore kg 12; varecchina litri 12.
In conclusione “la solidarietà è il modo di essere tipico di chi è generoso e desidera che anche gli altri siano felici e in salute”.
Giuseppe Mattioli