Pasqua in quarantena, la Pro Loco di Alà dei Sardi regala 240 uova ai bambini
Lodevole iniziativa della Pro Loco di Alà dei Sardi che ha deciso di regalare a tutti i bambini del paese, nati dopo il 2007, il tradizionale uovo di cioccolato. Non solo un gesto di vicinanza e di sensibilità verso i più piccoli, ma anche un segno di speranza per tutta la comunità in un periodo condizionato dalle sempre più stringenti limitazioni di movimento e di aggregazione, che sfoceranno nel “lockdown rosso” durante i giorni prossimi alla Pasqua.
«L’iniziativa è nata dalla constatazione che purtroppo da un anno a questa parte le attività culturali e turistiche della Pro Loco sono necessariamente limitate al minimo – spiega l’ex presidentessa Antonella Mette –». «Abbiamo dunque pensato che, dopo la nostra partecipazione alle tante iniziative di sostegno economico causa Covid-19 – continua –, era il momento di organizzare nuovamente un evento vero e proprio, qualcosa di emozionante che ci riportasse allo spirito autentico della Pro Loco».
«Abbiamo deciso quindi di acquistare dalle due pasticcerie presenti ad Alà ben 240 uova di Pasqua da regalare a tutti i bimbi alaesi in età scolare e pre-scolare», aggiunge Rosanna Bua.
«C’è stata un’ampia disponibilità da parte del Comune di Alà e delle istituzioni scolastiche – sottolineano Anna Rita e Angela Ghisu –, che hanno permesso, pur con tutte le cautele dettate dalla pandemia, la distribuzione delle uova nei plessi scolastici presenti in paese».
Per la presidentessa in carica Antonella Scanu, pur evidenziando il disappunto che nell’ultimo anno la Pro Loco alaese ha visto assottigliarsi molte attività istituzionali, rimarca come «questa iniziativa rappresenta una sorta di rinascita», con la speranza che con «la stagione calda si ripresentino le occasioni di convivialità e la Pro Loco di Alà dei Sardi possa quindi tornare a garantire l’impegno profuso da sempre».
La distribuzione è iniziata oggi con i bambini delle scuole elementari e medie, e continuerà fino alla giornata di sabato con i bimbi della scuola dell’infanzia e con i piccolissimi sotto i tre anni.