Karate. Secondo posto mondiale per Daniele Ledda all’Etournament di kata
Per il maestro ozierese, cintura nera IV Dan, è arrivata anche la candidatura alla carica di presidente del settore Karate del Comitato Regionale FIJLKAM. Il suo programma: “Esperienza, competenza e innovazione”.
OZIERI. Riempire i vuoti partecipando: questo sembra essere il mantra che ha spinto Daniele Ledda, insegnante tecnico Federale ozierese e cintura nera IV Dan di Karate, a partecipare a Sportdata, portale internet della Federazione mondiale di karate per tutte le competizioni, tramite il quale sono state genialmente organizzate competizioni di KATA a distanza. All’interno di queste ogni atleta carica dei video che vengono riversati in sistema di gare online che ha preso il nome di ETOURNAMENT, rifugio sportivo di tanti atleti che per via della pandemia non possono svolgere la canonica attività agonistica.
Degli ufficiali di gara visionano le performance e danno una votazione secondo il regolamento internazionale, decretando i migliori atleti in ogni categoria di ogni singolo campionato. Vengono organizzate tante gare internazionali, dove è possibile misurarsi con atleti di tutto il mondo, cosa impossibile in questo momento per la pandemia, e questo dà l’opportunità di crescere nel confrontarsi con tanti stili di Karate.
In ogni competizione viene assegnato un punteggio che varia in base al piazzamento ottenuto, ed i punti ottenuti in ciascuna gara vengono cumulati gara dopo gara, sostanziandosi in una classifica di ranking mondiale. Ebbene, il maestro ozierese Daniele Ledda si trova attualmente al secondo posto nella classifica dei migliori atleti del mondo nella categoria MASTER (45-55 anni) ed ancora può aggiudicarsi il primo posto, per il quale lotterà sino alla fine. Chapeau al maestro ozierese, dunque, che abbiamo sentito e che, ovviamente, non può che essere soddisfatto dei risultati sin qui ottenuti.
«Mi sento orgoglioso del risultato che ad oggi sono riuscito ad ottenere – queste le parole del Maestro Daniele Ledda – non tanto per il lato agonistico, ma principalmente per una questione più profonda ed intima, quella di aver agito la filosofia nella quale credo, colmando il vuoto creato dal Covid-19. Attraverso Etournament combattiamo un nemico insidioso ed invisibile, che tanto ci ha sottratto in termini di sport e socialità, riempiendo contestualmente dei vuoti apparentemente incolmabili e trasformando in opportunità una situazione svantaggiosa quale quella pandemica».
«La parola KARATE – prosegue il maestro – è formata dall’unione di kara (VUOTO), te (MANO), ed a sua volta sottintende che ci si può difendere a mani NUDE (vuote), senza l’ausilio di armi che racchiude un significato ben più profondo, di tipo filosofico. Nella pratica delle arti marziali, come anche nella vita, bisogna sempre tentare di riempire i vuoti, è questo che il Karate per prima cosa insegna, dunque…».
Non gli si può dare torto, infatti da un giorno all’altro il maestro ha dovuto registrare la chiusura della palestra e nessun allievo da seguire «bambini e ragazzi ai quali mi ero ripromesso di riservare un percorso di crescita sportiva – prosegue Ledda –, ma principalmente di crescita e maturazione personale, avvertendo la sgradevole sensazione di aver lasciato un discorso importantissimo in sospeso».
«Credo – continua ancora il Maestro – di essere un punto di riferimento per molti di questi allievi e sento un profondo senso d’impotenza nel non poter alleggerire questo peso che la pandemia ci ha tirato addosso. Cerco di trasmettere loro, seppure a distanza, la voglia di reinventare il modo di praticare il Karate attraverso lo studio dei KATA (forme), allenandosi a migliorare la tecnica in solitudine, provando e riprovando, nel tentativo di perfezionare ogni singolo movimento».
Ottima idea ed ottimo lavoro, che insieme alla stima che Ledda si è conquistato in tanti anni di impegno, ha fruttato anche la proposta di candidatura alla carica di presidente del settore Karate del Comitato Regionale FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate ed Arti Marziali) offertagli da parecchie società Sarde.
«Sono stato scelto per i principi che guidano il mio impegno nelle attività di questa disciplina – queste le conclusioni di Daniele Ledda – e spero di essere all’altezza della situazione. Sono fortemente motivato e ritengo di avere le idee chiare, racchiuse nel programma quadriennale 2021-2024 “Esperienza, competenza ed innovazione” col quale mi presento a queste importanti elezioni. La mia parola d’ordine è UNIONE, far sentire, cioè, ogni società parte integrante di un movimento importante e, anche se non dovessi essere eletto, auspico che le mie idee di condivisione ed unione possano venire condivise ed attuate dal mio avversario politico».
Nulla da aggiungere, se non le felicitazioni per quanto Ledda sta facendo ed il miglior in bocca al lupo per le prossime elezioni.
Raimondo Meledina