Riassetto idraulico della Bassa Valle del Coghinas: al via lavori entro l’anno
È arrivato il parere positivo sulla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per i lavori di riassetto idraulico della Bassa Valle del Coghinas che entro l’anno vedranno avviati gli interventi per la messa in sicurezza del centro abitato di Santa Maria Coghinas.
A darne notizie è il Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna, per un progetto dai numeri importanti che riguarda la messa in sicurezza di un territorio ad alto rischio idrogeologico. Si tratta di un progetto complesso di circa 30 milioni di euro, di cui 5 già finanziati, per il sopralzo degli argini del Coghinas, la messa in sicurezza del complesso residenziale di Baia delle Mimose a Badesi, e tutte le opere accessorie alla viabilità locale.
Per questo stesso progetto è inoltre in fase di definizione anche la procedura che vedrà assegnati al Consorzio ulteriori 800 mila euro per completare la progettazione esecutiva di tutti i 30 milioni di euro di lavori.
Il superamento dello scoglio sul VIA regala all’iter la possibilità di veder presto l’avvio dell’opera che si attende da almeno 7 anni. Il lavoro di progettazione è partito nel 2014, e ha dovuto subire modifiche, blocchi e ripartenze, data la complessità dell’intervento e le diverse modifiche alle norme di riferimento.
Per questo c’è grande soddisfazione all’interno del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica guidato da Toni Stangoni (nella foto) e nella struttura consortile per l’importante passaggio che sblocca nell’immediato l’intervento di messa in sicurezza del centro abitato di Santa Maria Coghinas.
«Si partirà subito dall’argine sinistro, con i lavori in avvio entro quest’anno (nei primi mesi del 2022 anche per gli altri interventi sull’argine sinistro) – annuncia il presidente Toni Stangoni – per il sopralzo del quale sono già disponibili i fondi, ma mi preme evidenziare come il lavoro di questo Ente sia riuscito a raggiungere una sintesi che accogliesse le esigenze di tutta la Bassa Valle del Coghinas».
Inizialmente, infatti, le previsioni del Piano Generale Rischio Alluvioni, ossia lo strumento di pianificazione regionale, prevedeva una forte penalizzazione del territorio del Comune di Badesi, destinato a divenire vasca di laminazione, ossia valvola di sfogo di una eventuale piena del fiume.
«Il paziente lavoro di concertazione portato avanti dal Consorzio nel corso dell’ultimo anno – evidenzia il direttore del Consorzio Giosuè Brundu – ha consentito di superare questa ipotesi: tutto il territorio sarà messo in sicurezza rispetto all’evento critico che ha una frequenza di duecento anni (limite fissato per legge), con il sopralzo anche dell’argine destro, ed è stata prevista anche la messa in sicurezza del complesso dunale di Baia delle Mimose».