• 23 Dicembre 2024
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Lega Sassari: «È ora che nel Centro storico della città ritorni la legalità»

Via San Donato Sassari

Il cuore di Sassari sotto assedio dalla malavita e dalle guerriglie tra spacciatori. I residenti stanchi di questa situazione che si trascina ormai da troppi anni. Ennesima denuncia della Lega Sassari.


SASSARI. «Guerriglia urbana tra bande di personaggi coinvolti a diverso titolo in traffici illeciti legati al mondo degli stupefacenti e della prostituzione. Residenti che fanno una vita da segregati in casa assieme ai bambini per paura di incontrare le persone sbagliate. Insomma, una sorta di zona franca dove la malavita cinge d’assedio anche gli incolpevoli cittadini, ormai stranieri in casa propria».

Così il Coordinamento cittadino della Lega Sassari che, nel denunciare l’ormai intollerabile situazione nel centro storico della città, ricorda che «a nulla sono serviti gli esposti alle forze dell’ordine per cercare di tenere sotto controllo la situazione».

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«La cronaca riporta continui episodi di una guerra che infuria tra bande di spacciatori e non solo, tra via Lamarmora e via San Donato. Gli amici del centro storico di Sassari sono stanchi di questa situazione che si trascina ormai da troppi anni», dichiarano Marina Puddinu, coordinatrice cittadina della Lega a Sassari, e Angelo Lorenzoni, coordinatore Lega provinciale.

Grazia Niedda 1

«Più volte i residenti di San Donato – continuano – hanno detto di temere per l’incolumità di familiari e amici, molti dei quali in precarie condizioni di salute e ormai arrivati ai limiti della sopportazione. Il parroco della chiesa di San Donato e il vescovo Mons. Saba sono stati messi al corrente della situazione, hanno chiesto di sottrarre allo spaccio lo spazio di pertinenza della chiesa ma senza ricevere alcuna risposta. Adesso si rischia pure di essere coinvolti in sparatorie».

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«Come Lega ci opponiamo – sottolineano i due esponenti della Lega – a tale degrado e alla trasformazione del cuore della città in un ghetto o peggio ancora nel Far west, dove la convivenza civile cede il passo alla “parola” pistola». Ad un modo di vivere «che risulta un concetto estraneo e sconosciuto a torme di persone che affollano illegalmente la nostra città».

«È ora – concludono Puddinu e Lorenzoni – che la legalità torni al centro della civile città di Sassari. Infatti il centro storico è pieno di risorse, di tradizioni e di bellezze architettoniche e non si può correre il rischio che continui a restare un ghetto senza legge».

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Ottica Muscas

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