• 23 Dicembre 2024
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La Caletta (Siniscola), salvata da 3 pescatori una Caretta caretta di 40 kg

Siniscola La Caletta Caretta Caretta

La tartaruga, che presenta difficoltà di assetto nel nuoto, è stata consegnata alle cure del personale forestale della Base operativa navale di La Caletta.


SINISCOLA. Lunedì scorso, il personale forestale della Base operativa navale (Blon) di La Caletta è intervenuto per recuperare una Caretta caretta, individuata in mare aperto a circa 12 miglia dalla costa di Siniscola da tre diportisti che effettuavano pesca sportiva.

I tre pescatori si erano resi conto che la tartaruga era in difficoltà perché aveva tentato più volte di immergersi senza riuscirci. Considerato il rischio che potesse essere travolta da qualche imbarcazione, hanno comunicato alla Guardia costiera di La Caletta il ritrovamento e l’hanno caricata a bordo.

La Caretta è stata quindi presa in consegna nel porto di La Caletta dal personale della Blon di Siniscola e, su disposizione della Sala operativa ripartimentale del Servizio ispettorato di Nuoro, è  stata trasportata immediatamente al Centro di recupero delle tartarughe e mammiferi marini della penisola del Sinis per le dovute cure. L’esemplare del peso di circa 40 kg e lunghezza di circa 80 cm, è stato affidato al biologo marino Giuseppe Brundu.

Caretta caretta Siniscola

Nello stesso Centro di recupero delle tartarughe e mammiferi marini della penisola del Sinis è ricoverata anche l’altra tartaruga Caretta caretta, ritrovata nei giorni scorsi, in evidente stato di difficoltà, al largo di Cala Gonone e consegnata al personale della Blon di Siniscola che ha provveduto ad affidarla ai biologi del suddetto Centro.  

Tutte e due le tartarughe sottoposte ai primi controlli mediante TAC effettuata dal dott. Briguglio, presso la clinica veterinaria Due Mari, non hanno evidenziato disturbi interni particolari e sono attualmente ricoverate presso le vasche del CRES. Il dott. Camedda (biologo del CNR) ha dichiarato che entrambe presentano alcune difficoltà di assetto nel nuoto, per cui sono alimentate e monitorate costantemente al fine di valutarne il pieno recupero e verificare l’eventuale espulsione di materiale plastico che potrebbe essere la causa del disturbo. L’ing. Marras, direttore dell’AMP del Sinis, afferma infine che appena ristabilite e riabilitate verranno immediatamente rilasciate in natura. 

Si rafforzano nel periodo estivo i servizi del Corpo forestale della Regione Sardegna, tesi a monitorare e controllare il territorio per la salvaguardia dell’ambiente costiero e delle specie marine in difficoltà.

Pertanto le guardie Forestali invitano i cittadini a segnalare tempestivamente al numero verde del Corpo 1515 comportamenti irrispettosi delle norme di tutela, per prevenire illeciti e reati in danno al patrimonio ambientale.

Mamma in Sardegna

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