• 23 Dicembre 2024
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Liberu: «Che idea di mobilità ha il Sindaco di Sassari e la sua Giunta?»

Sirio Sassari

«Leggiamo negli organi di stampa notizie al riguardo che non fanno capire esattamente cosa si vuole fare. Sirio, così si chiama in città la metropolitana di superficie, non è mai stato simpatico all’attuale Sindaco di Sassari. Durante il primo mandato ne modificò il tracciato, bloccando di fatto i lavori e facendo perdere il finanziamento per il 2° lotto (la bretella via Pirandello) che fu dirottato su Cagliari. Nel secondo mandato non si perde l’occasione di bloccare l’odiato mezzo in deposito per diversi mesi. Da ultimo, dopo l’ennesima variante progettuale, non si arriverà più a Li Punti, non si passerà in via Pirandello.

Così, da una parte si finanzia il Piano di mobilità integrata e dall’altra si interviene a gamba tesa su quel Piano, limitandone le elaborazioni e le conclusioni. Il tutto perché bisogna presentare il progetto esecutivo entro il 31 dicembre 2021, altrimenti si perdono i finanziamenti».

Grazia Niedda 1

Questo, il primo passaggio della nota di Liberu – Setzione 28 de aprile Sàssari che continua: «Tempo fa fu presentato all’attuale Sindaco e alla cittadinanza uno studio progetto con cartografia acclusa (“Metrotranvia”) che, se venisse attuato, risolverebbe il problema dei trasporti pubblici sassaresi e dei paesi limitrofi per i prossimi decenni e oltre.  Il Sindaco rimase colpito perché vedeva materializzarsi davanti ai propri occhi la soluzione al problema dei problemi, con costi che non solo non lievitavano ma realizzavano ulteriori tratte a parità di finanziamenti.

Vi erano previsti lavori sulla linea di Alghero con prolungamento sino all’aeroporto; lavori sulla linea di Sorso; cancellando un inutile cavalcavia, si sarebbe passati per Sant’Orsola fino a Li Punti e si sarebbe fatta la bretella di via Pirandello; si sarebbe rifunzionalizzata la tratta FS sino a Porto Torres, con tutte le fermate intermedie nelle borgate attraversate. Insomma quasi un sogno!

Sorrisi, strette di mano, consiglio comunale aperto, interlocuzioni con tutti i soggetti interessati quali Atp, Arst, Fs e finalmente si individuava il nuovo centro intermodale da ubicarsi nell’attuale stazione ferroviaria dopo un’adeguata ristrutturazione.

«Ebbene dopo due anni cosa è rimasto di quell’incontro avveniristico? Perché non viene più sostenuto nel suo insieme progettuale ed economico? – si domanda Liberu –. Come al solito avremo le briciole, infatti la maggior parte del finanziamento – 22 milioni di euro su 38 – sarà utilizzata per l’ennesima colata di cemento (tanto per cambiare) per un deposito megagalattico Arst in Viale Sicilia. Si chiedono soldi per la mobilità ed invece si utilizzano per capannoni che non servono a nessuno.

«Il Piano di mobilità integrata da 194 mila euro – si legge ancora nella nota – è stato affidato recentemente ad una società di Perugia e immaginiamo utilizzi standard generici utilizzabili a Perugia come a Sassari: ci chiediamo se non sarebbe stato possibile trovare un’altra modalità per farlo realizzare qui, interessando le cattedre di Sociologia urbana Uniss, la facoltà di Architettura di Alghero o gli uffici tecnici dell’Arst, Atp e Ferrovie, insomma utilizzando strutture e competenze del posto visto che è qui che dovremmo sapere di cosa abbiamo bisogno, è qui che dovremmo sapere di quali e quanti mezzi servano e come integrarli fra loro».

Mamma in Sardegna

Per Liberu il Sindaco «dovrebbe farsi alfiere di quella pratica partecipativa che permetterebbe di individuare le inefficienze e disservizi che i trasporti locali paventano giornalmente, con mezzi e corse che si sovrappongono e non dialogano fra loro facendosi concorrenza anziché coordinarsi per meglio servire l’utenza e con l’obiettivo di usare sempre meno i mezzi privati».

«Cosa se ne farà a questo punto? – si chiede ancora Liberu – Dormirà sulla collina insieme a tanti altri progetti di incompiute che potrebbero fare di Sassari una perla ed invece continueremo a vivere in una città brutta, intasata di macchine ovunque, visto che è stata cancellata anche la ZTL (“per un breve periodo di monitoraggio” si disse) ma è ancora così ed anche questa non si sa bene che fine farà.

«Di sicuro – conclude la nota di Liberu – c’è solo che continueremo a stare sempre di più in coda ai semafori, inquinando ed imprecando. Come già ribadito in precedenti comunicati, per Liberu la mobilità urbana ed extraurbana è elemento che caratterizza il livello di vivibilità e civiltà di un territorio, la mobilità sostenibile è passo fondamentale per lo sviluppo di questa città ed il suo centro. Amministrare beni e cose pubbliche non sembrerebbe proprio il vostro mestiere: e se ci liberaste dalla vostra incapacità?».

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