E-state a Lodè, lunedì Maria Maddalena Sposito presenta il libro “Annunziata”
LODÈ. “Annunziata”, è questo il titolo del romanzo di Maria Maddalena Sposito che il 19 luglio, alle ore 19, sarà presentato alla comunità lodeina in anteprima assoluta a Sant’Anna, davanti allo splendido scenario del Montalbo. Dopo i saluti della sindaca Antonella Canu, la scrittrice dialogherà con Angelo Canu, racconterà la genesi di questa opera e ne svelerà alcune dinamiche. La presentazione dell’opera, curata dal Comune di Lodè, la Biblioteca Comunale e il CEAS Montalbo, è inserita nel calendario “E-state a Lodè” e diventa un’ottima occasione per mettere in vetrina l’intero territorio nelle sue più diverse accezioni, passando anche attraverso la letteratura e la narrativa.
Per questo «la narrativa – spiega la Sindaca – può diventare un ottimo strumento di promozione territoriale. Un connubio perfetto in grado di valorizzare le peculiarità paesaggistiche, architettoniche, culturali e turistiche di un’intera area».
Il romanzo è una trilogia composta da tre racconti brevi, la cui protagonista è Annunziata, giovane e famosa archeologa lodeina che lavora in Messico per l’Università di Oxford. Dopo una straordinaria campagna di scavi in Messico fa ritorno al suo paese natio, dove verrà coinvolta negli studi sul sito di Araene. Dalla sua antica casa, al centro storico vicino a sa Muntanedda, in località su Òglie, nascerà un percorso a ritroso che la porterà a scoprire la linea genealogica del pastore Loddeddu, fondatore di Lodè, scappato da Thilameddu a causa dell’attacco di un misterioso insetto.
I fatti e i personaggi sono frutto della fantasia di Maria Maddalena Sposito, ma poggiano in contesti reali. I tratti antropologici presenti nell’opera dipingono la protagonista, che vive tra l’Inghilterra e il Messico, con un profondo radicamento in Sardegna, da cui deriva una visione e una rappresentazione del mondo legata all’influenza culturale della sua terra.
La propria concezione del mondo la vive con disinvoltura e le permette di guardare e interpretare la realtà, la contemporaneità, gli aspetti storico-culturali e quelli aspetti sociali di altre comunità, alla luce di una propria lente focale. Annunziata però non è chiusa in un’isola: è aperta al globale, vive tra la Baronia e il resto del pianeta, in quest’epoca, magari in mezzo a intrighi internazionali; è un personaggio che fa la Storia, non la subisce. Lei viaggia, si confronta con altre realtà, crea parallelismi, ma poi torna e racconta gli intrecci e gli incroci di culture.
Un approcio glocal alla narrativa: un personaggio ben geolocalizzato, proveniente dalla Sardegna (e ancor più dalla Baronia), seppur non stereotipato, ma capace di usufruire delle opportunità messe a disposizione dai processi di globalizzazione, opportunità che le permettono di avere risonanza a livello mondiale. Una moderna eroina i cui soggiorni a Lodè sono intimamente legati ai suoni, ai sapori e ai profumi che la riportano indietro nell’infanzia: la marmellata di pere della madre sul pane appena sfornato ricorda la madeleine di “Alla ricerca del tempo perduto” di Marcel Proust.
«Scrivere questa trilogia – chiosa Maria Maddalena Sposito – è stato veramente piacevole, la penna non inciampava mai, ma correva sotto un fiume di emozioni. Lodè è uno scrigno nascosto, e da quando inizi il percorso per raggiungerlo ammiri con il cuore e con la mente le sue bellezze e i suoi tesori in continuo divenire».