Stato di agitazione del sindacato di Polizia: Siulp Sardegna contro il Questore di Sassari
CAGLIARI. La segreteria regionale SIULP Sardegna dichiara lo stato di agitazione della categoria a causa delle gravi violazioni perpetrate dal Questore di Sassari.
Le motivazioni in una nota del Sindacato Italiano Unitario dei Lavoratori della Polizia a firma del segretario generale regionale Salvatore Deidda. Secondo il quale, il Questore «ha disatteso le norme dell’Accordo Nazionale Quadro e della contrattazione decentrata della Questura di Sassari».
«Il punto di maggior violazione – sottolinea Deidda – si è raggiunto quando il Questore ha ritenuto di non dover incontrare i rappresentati dei lavoratori per discutere gli orari di servizio e di lavoro dell’Ufficio Immigrazione della Questura, nonostante una lettera di richiesta formale di tutte le sigle sindacali. Successivamente, non ha rispettato la procedura di concordare gli orari in deroga in occasione di esigenze di Polizia programmabili, applicando “motu proprio” orari di lavoro che appartengono a una polizia militare».
«Il SIULP – continua il segretario – ha ben presente quanto richiesto dal Capo della Polizia (Prefetto Lamberto Giannini), che in un periodo cosi delicato di pandemia l’Amministrazione e il sindacato si debbano interfacciare per garantire la sicurezza dei poliziotti e dei cittadini». «Purtroppo – prosegue Deidda –, questo non è stato preso nella dovuta considerazione dal vertice della Questura di Sassari che ha disatteso le più elementari norme contrattuali», non tenendo conto dei «diritti sindacali e dei lavoratori».
«Non siamo più disposti a sopportare un comportamento ostile nei confronti dei rappresentati dei lavoratori di Polizia a tal punto che non parteciperemo più ai tavoli contrattuali e attiveremo lo stato di mobilitazione della categoria il prossimo mese di settembre, fino a deliberare una manifestazione», conclude il segretario SIULP Salvatore Deidda.