Flop green pass in provincia di Sassari, + 47,5% di casi Covid in 16 giorni
A poco più di quindici giorni dall’obbligatorietà dell’utilizzo del green pass i dati italiani sui contagi non sono confortanti. Dal 6 al 20 agosto i numeri mostrano per l’appunto un peggioramento rispetto alle due settimane precedenti. I nuovi casi sono cresciuti di quasi il 18 per cento, il tasso di positività dello 0,4% e il numero dei morti di 262 unità.
Dati allarmanti che trovano conferma anche nella provincia di Sassari, dove le nuove infezioni sono cresciute del 47,5%. Infatti, prendendo come riferimento i 16 giorni precedenti (dal 21 luglio al 5 agosto) dall’entrata in vigore del lasciapassare, in cui si sono rilevati 600 contagi e confrontandoli con quelli immediatamente successivi (dal 6 al 21 agosto), dove i casi di infezione sono stati 886, si registra un aumento di ben 286 casi. Certo, sono dati parziali che necessitano di una valutazione più approfondita nel tempo, ma resta evidente che la situazione non è da sottovalutare.
Pertanto, in attesa di vedere come andrà la curva epidemiologica nei prossimi giorni, rimangono oggettivamente molte perplessità sulla validità del green pass come strumento sanitario per contrastare la diffusione del virus. Per invertire la rotta servirebbero, forse, nuovi accorgimenti e una nuova presa di coscienza che tenga conto del fatto che le persone vaccinate, al pari di quelle non immunizzate, hanno la stessa probabilità di essere contagiate e contagiare. L’utilizzo delle mascherine, il distanziamento sociale e i tamponi restano a tutt’oggi le uniche armi efficaci per bloccare la trasmissione del Covid. E ovviamente i vaccini per far in modo che non si sviluppi la malattia in modo grave.
Insomma, dolente o nolente, il green pass da strumento politico qual è, è servito, per ora, solo a dare l’illusione di poter sconfiggere il Coronavirus.