Lingua blu, Coldiretti Nord Sardegna: «Subito vaccini e antirepellente»
Per Coldiretti Nord Sardegna «in attesa dell’arrivo delle nuovi dosi per il vaccino contro la lingua blu è fondamentale mettere in sicurezza gli allevamenti distribuendo gli antirepellenti». Questa la richiesta avanzata dal presidente Battista Cualbu che insieme alle Organizzazioni agricole Cia Nord Sardegna e Confagricoltura Sassari – Olbia/Tempio rappresentate rispettivamente dal presidente Michele Orecchioni e dal direttore Giannetto Arru Bartoli, sono stati convocati ieri mattina (lunedì) a Sassari dal Servizio di sanità animale del dipartimento di prevenzione rappresentata da Francesco Sgarangella.
Il morbo, dalla prima comparsa con il sierotipo 4 avvenuta nella prima decade di agosto in due allevamenti di Bari Sardo, interessa (dati aggiornati a ieri lunedì 30 agosto) 57.063 capi in 205 focolai con 5.127 ovini che presentano sintomi e 255 morti .
Il virus insomma rappresenta, visti anche i precedenti, un pericolo e si sta diffondendo a macchia d’olio interessando ormai tutte le province sarde. E, come emerso nei giorni scorsi, mancano i vaccini, che al momento non coprono neppure la rimonta.
«Siamo stati rassicurati sull’ordine immediato di nuove dosi di vaccino – sostengono i rappresentanti delle tre Organizzazioni agricole – ma siamo consapevoli che i tempi non sono brevi, perché le procedure pubbliche non sono velocissime».
Per questo «è necessario nel frattempo mettere in sicurezza gli allevamenti contrastando il rapido diffondersi del morbo, trattando gli allevamenti con gli antirepellenti – ce ne sono diversi efficaci – che vanno distribuiti alle aziende zootecniche dalla Regione. Questi hanno un’efficacia di circa 25 – 30 giorni, e garantirebbero la copertura fino all’arrivo del vaccino».
Nei prossimi giorni le Organizzazioni agricole, che hanno chiesto di essere informati sulle attività che si stanno mettendo in campo per fermare la blue tongue, incontreranno in videoconferenza il direttore del servizio di Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare dell’assessorato alla Sanità, Antonio Montisci.
«Contemporaneamente al contrasto è necessario che nel collegato alla finanziaria si prevedano i denari per indennizzare le aziende che hanno subìto perdite a causa della blue tongue», ribadisce Battista Cualbu.