Berchidda, il 2 ottobre al via la 5^ edizione di “Duetto in tre lingue”
BERCHIDDA. La cultura, fondamentale mediatrice per approcciare, stabilire e migliorare le relazioni sociali. Interagisce fra la molteplicità di saperi, ma soprattutto permette di scambiare esperienze differenti per sensibilizzare ed elevare l’animo umano. Fondamentalmente è questo l’obiettivo che si intende raggiungere con l’evento “Duetto in tre lingue”, giunto alla 5^ edizione, in programma a Berchidda, definito “il paese della poesia”, il prossimo 2 ottobre, con inizio alle 18,30, presso l’hotel ristorante Nuovo Limbara.
La manifestazione è sostenuta dal Regno dei Paesi Bassi, Comune di Berchidda, AcitOlbia (Associazione culturale Italo-tedesca) e la biblioteca di Berchidda. L’evento, programmato da lungimiranti attori, inserito nel contesto delle manifestazioni berchiddesi che coinvolge il tessuto sociale della comunità ospitante, è aperto, comunque, alla presenza di quanti, amanti della poesia, intendono partecipare per migliorare le proprie conoscenze, allargare i propri orizzonti sul verseggiare.
Come mai duettare in tre lingue? Semplice, perché si mettono a confronto nederlandese, il tedesco e il sardo. Idiomi rappresentati dall’eminente rimatore olandese Gershwin Bonevacia, eletto poeta della città di Amsterdam nel 2019, Cristina Ricci, ideatrice, promotrice ed animatrice dell’Associazione culturale italo-tedesca, in Olbia, ormai sarda doc, plurilaureata in lettere e lingue, dal 2000 collabora con i maggiori canali televisivi pubblici tedeschi e austriaci nella realizzazione di 5 documentari, in tutta la penisola italiana, ha pubblicato il testo “Storie di terre e di sapori”. Non poteva essere da meno il rappresentante locale: quell’Antonio Rossi, illustre poeta, pluripremiato nei concorsi letterali regionali e a livello nazionale, orgoglio della comunità berchiddese, che darà un validissimo contributo alla riuscita dell’evento.
Sulla cui locandina traduce in sardo il brano “Musica Benidora”, che recita “Si fit istadu possibile fio isparidu e aio vividu pro sempre in poesia. E tando faghimus rimare istorias fin’a cando non ruimus ‘onzi die unu passazu. Iscriende su cantu nostru de sa vida”. La già interessante serata, dedicata alla declamazione di poesie in tre lingue, sarà arricchita da un tocco di sardità, con intermezzi di canto sardo a chitarra. Un’ottima occasione da non mancare.
Giuseppe Mattioli