La Diocesi di Ozieri ricorda con un libro mons. Francesco Amadu a 100 anni dalla nascita
La figura del grande storico diocesano rievocata in un volume curato da don Tonino Cabizzosu con il contributo di diversi qualificati studiosi del territorio.
OZIERI. Mons. Francesco Amadu, sacerdote d’altri tempi, è stato un infaticabile e poliedrico studioso. Per decenni punto di riferimento storico tra i più autorevoli dell’intero territorio diocesano e della Sardegna. Per rievocare la figura di questo straordinario uomo di fede e cultura, a 100 anni dalla nascita, la Diocesi di Ozieri gli ha dedicato una pubblicazione dal titolo «Francesco Amadu, appassionato cultore dell’identità e della memoria storica». Il volume, edito dall’Associazione “don Francesco Brundu”, è stato curato dallo storico della Chiesa sarda don Tonino Cabizzosu con il contributo di alcuni studiosi del territorio.
«Il significato di questo volume – scrive nella prefazione il vescovo di Ozieri Corrado Melis – è il segno di gratitudine della Chiesa ozierese che non dimentica e custodisce la memoria dei suoi figli illustri».
Un omaggio, dunque, all’“ultimo ecclesiastico erudito logudorese” come lo definisce Cabizzosu, che così lo ricorda: «La cultura per lui non era fine a se stessa, ma veniva considerata come parte integrante del suo sacerdozio, concepito come una ricerca continua della presenza di Dio nella storia degli uomini. La sua personalità umana potrebbe essere definita con tre aggettivi: infaticabile, poliedrica, generosa perché sempre disponibile al confronto e al dialogo con studiosi e studenti di ogni provenienza».
Nonostante sintetizzare il lavoro di mons. Amadu sia un’impresa ardua, questo volume, grazie alla cura di don Tonino Cabizzosu e ai contributi di vari qualificati studiosi del territorio, dà la possibilità di mettere a fuoco il consistente bagaglio culturale lasciato in eredità alla sua terra da questo grande intellettuale. Che non è azzardato sostenere come, attraverso le sue pubblicazioni e i numerosi scritti, abbia contribuito in modo determinante e unico a far conoscere la storia locale, come nessuno aveva mai fatto prima. E tutto questo lo ha compiuto con spirito altuistico, divulgando il suo sapere, gli studi e le scoperte, con grande generosità culturale e, cosa più importante, senza cercare la gloria terrena.
Le sue ricerche storiche, sempre attente e scrupolose, insieme all’innata curiosità hanno trovato terreno fertile nello studio dell’archeologia, della storia della Chiesa diocesana, delle tradizioni popolari, del folclore, della linguistica sarda e della numismatica. Amante delle cose antiche, nel corso della sua vita ha collezionato di tutto: dalle monete, agli stemmi vescovili, immaginette sacre, Rosari antichi, francobolli, Crocifissi, sigilli, oggettistica profana, libri e manoscritti antichi. Tra gli altri innumerevoli interessi di mons. Amadu da ricordare anche quello verso la scrittura giornalistica. Grazie alla quale, con coscienziosa attenzione, riusciva a spiegare e trasmettere, senza mai essere noioso, i suoi concetti con una semplicità di linguaggio comprensibile a tutti.
Alla stesura del volume (196 pagine), oltre alla prefazione curata dal vescovo di Ozieri Corrado Melis e al saluto del sindaco di Ozieri Marco Murgia, hanno contribuito: Giovanni Dettori con “L’uomo Francesco Amadu”; Vanni Fadda con “Francesco Amadu cittadino onorario di Ozieri, un faro sul territorio”; Tonino Cabizzosu con “Francesco Amadu l’ultimo ecclesiastico erudito logudorese”; Gavino Leone con “Francesco Amadu collezionista e giornalista al servizio della Chiesa e della società”; Giuseppe Meloni con “La ricerca storica sulle diocesi di Bisarcio e Castro”; Paola Basoli con “L’attività di ricerca di don Francesco Amadu nel Museo civico archeologico di Ozieri”; Michele Calaresu con “La chiesa medievale di San Nicola ad Ozieri; Cristiano Becciu con “Don Amadu e sa limba sarda”; Nicola Settembre con “Francesco Amadu e l’Archivio Storico Diocesano di Ozieri”; Maria Antonietta Canu con “Storia di una biblioteca”; Gian Gabriele Cau con “Ciclo architettonico scultoreo dei colonnati turriti di S. Maria del Regno [di Torres?] in Ardara”; Stefano A. Tedde con “Le carte dell’archivio parrocchiale di Ardara nella lettura di don Amadu”. L’opera si completa con un’autobiografia inedita, nella quale sono presenti ricordi, appunti e curiosità.
BIOGRAFIA. Francesco Amadu è nato a Pattada il 4 ottobre del 1921, ha studiato nei seminari di Ozieri e di Cuglieri fino all’ordinazione sacerdotale avvenuta il 29 giugno del 1944. Dopo la laurea in Teologia, il primo ottobre del 1951 è stato nominato cancelliere e archivista della Curia di Ozieri. Per i suoi riconosciuti meriti nella valorizzazione dei beni archeologici e artistici del territorio, nel 1980, la Soprintendenza di Sassari e Nuoro lo ha nominato ispettore onorario. La Giunta comunale di Ozieri, all’unanimità, nel 2001 gli ha conferito la cittadinanza onoraria. Ha dato alle stampe diverse opere sulla storia del territorio e sulla Chiesa locale. Numerosissimi anche gli articoli pubblicati sul settimanale diocesano “Voce del Logudoro”. Ha lasciato questa terra il 6 giugno del 2015.