Superbonus 110%, Confartigianato Edilizia Sassari: «Il nostro comparto artigiano confida in rinnovo totale degli incentivi»
SASSARI. «Accolgo con entusiasmo la notizia della proroga del Superbonus 110% a conferma del successo di una misura che sta aiutando l’intero Paese a rialzarsi dalla crisi economica, ma il governo si deve impegnare a fare di più garantendo la proroga anche per gli edifici unifamiliari, edifici fino a 4 unità immobiliari, unità immobiliari funzionalmente dipendenti che sono prevalenti nel nostro territorio e la cui esclusione comporterebbe una grave penalizzazione per le nostre imprese e per tutto il territorio nazionale. Sostanzialmente non comprendere le abitazioni diverse dai condomini significa escludere la stragrande maggioranza dei comuni italiani soprattutto quelli piccoli e medi, di cui si compone il territorio del nord Sardegna, dove storicamente la tipologia edilizia è diversa dal condominio».
Così Franco Ponti, presidente provinciale di Confartigianato Edilizia Sassari sul superbonus 110%. «Non parliamo, dunque, delle ville dei super ricchi, che già la norma escludeva dall’inizio ma di milioni di persone che hanno come gli altri il diritto a usufruire della maxi agevolazione. Chiediamo – continua Ponti – che il Ministero dell’Economia e il Governo ci ripensino e trovino le coperture e le modalità adeguate per scongiurare una discriminazione che avrebbe conseguenze negative su gran parte del nostro territorio proprio in un momento in cui, anche grazie al Superbonus, l’economia sta ripartendo all’insegna della sostenibilità dobbiamo perseguire la sostenibilità a tutto tondo e saper coniugare la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale, pena l’impoverimento e il blocco del sistema Paese. Nel nostro territorio la tipologia di abitazioni che il Governo vuole escludere è prevalente. L’assenza di una proroga per gli edifici unifamiliari, Edifici fino a 4 unità immobiliari, Unità Immobiliari funzionalmente indipendenti comporterebbe una grave penalizzazione per le nostre imprese e per tutto il territorio».
Superbonus, lo schema delle nuove scadenze
Se le intenzioni del Governo saranno confermate, il panorama delle scadenze del Superbonus dovrebbe assumere i seguenti connotati.
Condomìni
31 dicembre 2023.
Edifici di proprietà degli ex IACP
31 dicembre 2023.
Edifici unifamiliari
30 giugno 2022.
Comunità energetiche rinnovabili, cooperative di abitazione, ASD, organizzazioni senza scopo di lucro
30 giugno 2022.
Edifici fino a 4 unità immobiliari con unico proprietario
30 giugno 2022
31 dicembre 2022 se entro il 30 giugno 2022 è stato realizzato più del 60% dei lavori.
Rapporto di ENEA del 30 settembre 2021
Se analizziamo i numeri nel dettaglio scopriamo che poco più del 7% delle domande arriva dai condomini per il resto gli interventi in Sardegna riguarda edifici unifamiliari e U.I funzionalmente indipendenti
«Il Ministro dell’Economia Daniele Franco il 6 ottobre 2021 ha dichiarato che il Superbonus è “uno strumento molto costoso” e “non sostenibile alla lunga” e che “se ciascun italiano fa domanda, l’effetto sui conti e sul debito è stratosferico».
I recenti dati dell’Enea: al 30 settembre 2021 sono state depositate oltre 46.000 asseverazioni per un totale di investimenti ammessi a detrazione di oltre 7,4 miliardi di euro, con un investimento medio di 557.730,54 euro per i condomini, di 101.992,21 euro per gli edifici unifamiliari e di 93.590,50 euro per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti.
Nell’analisi d’impatto economico ex ante del Superbonus 110%a cura della Luiss Business School e OpenEconomics, si legge come “tra i risultati principali di questa analisi emerge che, a fronte di un aumento della spesa per edilizia abitativa pari a 8,75 miliardi nel triennio 2020-2022, si registrerebbe un incremento del valore aggiunto complessivo per il Paese di 16,64 miliardi di euro nel periodo di attuazione del provvedimento e un ulteriore incremento di 13,71 miliardi negli 8 anni successivi, a fronte di un impatto netto attualizzato sul disavanzo pubblico pari a -811 milioni di euro”.
«Le nostre imprese artigiane, non hanno la capacità finanziaria e gli istituti di credito non le stanno certamente supportando – riprende il presidente Confartigianato Edilizia Sassari – non possono, infatti, permettersi di creare un’organizzazione per appalti da milioni di euro come quella che il governo vuole prorogare considerando anche la temporalità di questi incentivi. Tutto il nostro comparto artigiano confida in un rinnovo totale degli incentivi per avere una boccata d’ossigeno e provare a superare la crisi che da oltre un decennio penalizza il settore edilizio. Crisi aggravatasi ulteriormente con le difficoltà causate dalla pandemia, pertanto le nostre imprese necessitano del prolungamento del bonus e delle detrazioni fiscali per poter proseguire nella strada della ripresa».
«Gli ostacoli che il comparto edile si è trovato ad affrontare per usufruire degli incentivi – sottolinea il presidente Ponti – hanno riguardato la normativa complessa, frammentata e lacunosa che ha causato un notevole ritardo nell’inizio dei lavori, riducendo di fatto i tempi utili per terminare le opere di efficientamento. Il rispetto dei termini è stato reso maggiormente complicato dal rincaro dei materiali, l’irreperibilità di manodopera edile, l’indisponibilità di attrezzature (tipo ponteggi). La corsa per rispettare scadenze così brevi ha risvolti profondamente negativi per la nostra economia e per tutto il comparto edile».
«Riteniamo, quindi, necessario leggere le aspettative del paese reale, soprattutto ora che la vita economica regionale e nazionale ha una valida prospettiva di crescita. Solo a partire dal 2024 si potrà immaginare un decremento delle misure, quando verosimilmente le condizioni macroeconomiche della nostra economia saranno complessivamente migliorate e più stabili – rimarca Ponti – per consentire al Superbonus di essere efficace occorre necessariamente prevedere un provvedimento di proroga immediata anche per gli edifici unifamiliari, Edifici fino a 4 unità immobiliari, Unità Immobiliari funzionalmente indipendenti, almeno per tutto il 2023».
«Mi auguro che il Governo voglia riproporre il Superbonus nella formula attuale o che le forze politiche di maggioranza inducano il Governo a rivedere le proprie scelte – conclude il presidente di Confartigianato Edilizia – che paiono finalizzate a far venir meno proprio gli incentivi più applicati. La limitazione del Superbonus, peraltro, si pone in netto contrasto con le aspettative del comparto alimentate dallo stesso esecutivo e creerà ulteriore tensione su un mercato già fortemente stressato».