Ozieri. “Lettere da Cuba”, il nuovo libro di Titino Bacciu
OZIERI. Sarà nelle librerie durante il periodo natalizio la nuova fatica letteraria di Titino Bacciu dal titolo “Lettere da Cuba” (Susil edizioni – Carbonia). Un libro che nasce da un viaggio compiuto nell’isola di Cuba dall’autore negli anni del “periodo speciale in tempo di pace” (1997/1998) durante il quale nell’isola caraibica vigeva la doppia moneta: il Peso per i cubani e il Dollaro per gli stranieri.
Lo scritto, tra i finalisti del premio internazionale di letteratura “Mario Luzzi”, racconta non solo un viaggio compiuto 25 anni fa, ma indaga sulla realtà cubana, tragicamente e nuovamente di attualità, specie dopo le ultime 150 sanzioni imposte all’isola dall’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Lo scopo dello scrittore e studioso ozierese in questa opera è, dunque, quello di mettere in luce l’essenza del popolo cubano, che loro stessi definiscono Cubanismo.
“Gli appunti di viaggio”, più che un diario – ci tiene a precisare l’autore –, si configurano come una duplice conversazione. La prima, con la famiglia in forma epistolare. La seconda, con le numerose persone, donne e uomini, incontrati sul cammino della Revolucion, alla ricerca proprio del “Cubanismo”, ovvero quella particolarissima mescolanza di musica e immensa voglia di vivere che attraversa l’intera Isola e che contagia qualsiasi visitatore. Un clima che lo stesso scrittore ha potuto respirare in tutte le città che ha visitato, da L’Avana a Santiago, da Camagüey a Trinidad, da Santa Clara a Matanzas.
«Cuba è un luogo geograficamente piccolo – spiega Bacciu –, ma occupa un grande spazio nella scena planetaria. È custode di una mitologia politica che la fa amare da moltissimi Paesi e anche di una mitologia musicale apprezzata da tutti indistintamente».
«Obbligata da pesanti sanzioni internazionali a fare da sé, la popolazione ha sviluppato notevoli anticorpi per riuscire a sopravvivere pur con il cappio al collo. L’Isola caraibica – continua Bacciu – esercita un fascino incancellabile nell’immaginario collettivo, anche in coloro che non l’hanno mai visitata, questo grazie a una robusta identità culturale e politica». Tra le altre peculiarità di questa terra c’è anche un aspetto che ci riguarda da vicino, ossia il «forte legame che la unisce con la nostra Isola di Sardegna. Infatti – conclude l’autore –, la rivoluzione voluta da Fidel Castro è partita anche dalle considerazioni fatte dal pensatore sardo Antonio Gramsci».