Con la nuova “Casa” e le fiere, Monti si conferma tra le capitali sarde del miele
Il paese di Monti, con l’inaugurazione della “Casa del Miele” avvenuta in concomitanza della “XXVI Fiera del miele e la 15^ Fiera del miele amaro”, si conferma ancora una volta tra le capitali sarde del miele. Una vocazione sostenuta e implementata grazie anche all’impulso dato dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Emanuele Mutzu che ha pensato bene di incentivare il comparto apistico, consapevole delle ricadute positive in termini economici sulla comunità.
Durante le due giornate dedicate ai tre eventi, sabato 11 e domenica 12 dicembre, si è tenuto anche un convegno di alto profilo scientifico internazionale dal titolo “Un’apicoltura possibile”, il quale ha riservato importanti novità, sia sotto l’aspetto scientifico che strutturale. La conferenza è stata coordinata da Greca Meloni dell’università di Vienna alla presenza di numerosi di apicoltori provenienti da diverse zone della Sardegna.
La fiera, promossa da Comune e sostenuta dalla “Fondazione di Sardegna” e dalla Pro Loco di Monti, si è avvalsa della collaborazione dell’Associazione “Apiaresos” (Apicoltori di Sardegna).
Nel portare il saluto, in apertura dei lavori il sindaco Emanuele Mutzu, nel parlare della neo Casa del Miele, ha affermato come questo sia «un progetto ambizioso che prende forma e rappresenta il punto di partenza di una serie di iniziative che abbiamo in mente, come la realizzazione di un laboratorio di smielatura al piano seminterrato, al fine di rendere un servizio importante agli apicoltori di Monti e del territorio. Il museo che abbiamo allestito – continua Mutzu – rappresenta un fattore attrattivo per i turisti, che sempre con maggiore curiosità si avvicinano a questo comparto».
Sono intervenuti, inoltre, il vice presidente del consiglio regionale Giovanni Antonio Satta e il presidente della Comunità Montana “Monte Acuto” Francesco Ledda, il presidente dell’Associazione “Apiaresos-apicoltori della Sardegna” (in video-conferenza), un esponente dell’Associazione nazionale “Città del Miele” e il presidente dalla Pro Loco Domenico Pes. Mentre Sonia Congiu, del Centro programmazione della Regione, ha espresso un lusinghiero giudizio per «una bellissima struttura concepita come progetto in divenire che raccoglierà documentazione, testimonianze, tradizioni e tipicità locali sul miele, la produzione, l’apicoltura e il suo rapporto col territorio, promuovendo forme di turismo esperienziale».
Ricco di spunti il convegno. Fra i relatori due esponenti del mondo apistico: il lombardo Livio Colombari che ha trattato il tema “Apicoltura Caledonia” e il pugliese Nico Masciulli con “Il miele dei Trulli”. Il docente Carlo Tuberoso dell’Università di Cagliari, attraverso anni di studi, è risalito “all’unedone”, la molecola che rende amaro il miele. Ignazio Floris dell’Università di Sassari e Alberto Angioni di quella di Cagliari, hanno parlato invece della Varroa e dei rapporti fra il mondo apistico e le Università. Infine Emanuele Mutzu ha lanciato l’idea per costituire la “Strada del Miele” sulla falsa riga della “Strada del Vermentino”, idea condivisa dal sindaco di San Sperate, presente al convegno, con l’auspicio che venga recepita da altri Comuni.
Giuseppe Mattioli
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