Berchidda, i casi di positività al Covid passano da 68 a 102
Il sindaco Nieddu: «IlDipartimento di prevenzione ci informa di non essere in gradodi far fronte a tutte le esigenze del tracciamento e dunque di effettuare dei test molecolari su tutti coloro che si trovano nella condizione di positività».
Continua a permanere fortemente critica la situazione contagi da Covid-19 a Berchidda, dove in queste ultime ore si è passati da 68 a 102 casi di positività. Lo rende noto il sindaco Andrea Nieddu nel consueto video messaggio informativo.
«È stato diramato recentemente – spiega il sindaco – un comunicato da parte di Ats Sardegna che evidenzia come nel Nord dell’Isola la maggior parte dei contagi, per una percentuale del 60% circa, sono ascrivibili alla variante Omicron. Sappiamo che la contagiosità è più elevata rispetto alla variante Delta è che la severità clinica della variante Omicron è minore rispetto a quegli effetti devastanti che a livello polmonare aveva e ha la variante Delta.
«Tuttavia – continua Nieddu – non possono confortarci e non devono indurci ad essere superficiali nel rapporto con le altre persone, men che meno a sottovalutare i comportamenti corretti che vanno tenuti al manifestarsi della prima sintomatologia. Per cui invito tutti coloro che hanno dei sintomi a rivolgersi immediatamente al proprio medico di fiducia, al medico di famiglia, e comunicare lo stato di salute e attendere suggerimenti e consigli su cosa fare».
«Allo stesso modo il Dipartimento di prevenzione ci informa di non essere in grado, visto l’elevato numero di contagi a livello territoriale – prosegue Nieddu –, di far fronte a tutte le esigenze del tracciamento e dunque di effettuare dei test molecolari su tutti coloro che si trovano nella condizione di positività e quindi di isolamento o come contatti stretti di quarantena. In tal caso lo stesso dipartimento di prevenzione invita ad effettuare un tampone rapido e a prendere contatto con le autorità sanitarie».
«È una situazione – conclude il primo cittadino di Berchidda – che richiede l’impegno di ciascuno e un elevato senso di maturità. Abbiamo il dovere di andare incontro alle strutture sanitarie che in questo momento non dispongono del personale e delle risorse sufficienti per fronteggiare e supportare le esigenze della popolazione, quindi invito scrupolosamente a seguire tutte le indicazioni che sono state fornite».