• 20 Settembre 2024
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Il Pecorino Romano si salva ancora dai dazi imposti dagli Usa

Pecorino romano cheese

Mentre sono state confermate le tariffe aggiuntive del 25% su Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola, Provolone, Asiago e Fontina, il Pecorino Romano Dop esce indenne per la terza volta dalla politica dei dazi Usa. La temuta imposizione, applicata a diversi prodotti alimentari europei dal Presidente Trump, ha dunque nuovamente risparmiato la Sardegna, che proprio nel settore lattiero-caseario registra la voce principale dell’export.

Il Pecorino è esportato, per oltre il 50% del totale prodotto, proprio negli Stati Uniti (in media vale 100milioni di euro). Nel 2019 è esploso segnando un + 57,3% nelle quantità esportate da gennaio a novembre 2019 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dati questi che certificano la dipendenza del Pecorino rispetto al mercato statunitense, sia in termini di produttività che di quotazione del prezzo del latte da pagare ai pastori.

«Siamo davvero felici per questo nuovo e importante risultato – dice soddisfatto il presidente del Consorzio di Tutela del Pecorino Romano, Salvatore Palitta –. Da quando è iniziata la questione dei dazi Usa la nostra presenza e attività per tutelare il Pecorino Romano è stata costante e quotidiana, non abbiamo mai abbassato la guardia. Soprattutto in questo momento, dopo il lockdown, con i mercati esteri che diventano sempre più difficili, essere riusciti a restare fuori dalla lista dei dazi Trump è un traguardo fondamentale, che ci permette di guardare con un po’ più di ottimismo ai prossimi mesi».

«Per il Consorzio quella contro i dazi Usa è stata una battaglia in prima linea e di fondamentale importanza – conclude il presidente Palitta –, fatta di tutela legale ma soprattutto di un’attività di costante mediazione e dialogo con rappresentanti istituzionali. Proteggere il prodotto significa salvaguardare economia e posti di lavoro, perciò il nostro impegno, che va avanti da anni, continuerà esattamente in questa direzione».

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