Berchidda, tamponi gratuiti per i bambini e personale della scuola primaria e dell’infanzia
BERCHIDDA. Continua a salire, seppur lievemente e in modo stabile, la curva epidemiologica nel comune di Berchidda. Al contempo, procedono con un trend costante anche le guarigioni. Pertanto, dopo aver raggiunto 206 positività e registrato la negativizzazione di 29 persone, ad oggi il numero complessivo dei casi presenti nel paese si attesta sulle 177 unità.
A comunicare i dati il sindaco Andrea Nieddu che, sempre sul fronte Covid, ha parlato anche di un’importante iniziativa. «Abbiamo ritenuto opportuno intervenire a supporto del Dipartimento di prevenzione e dell’Istituto comprensivo statale della scuola paritaria, nella gestione dei casi di positività in ambito scolastico, in particolare nella scuola primaria e nella sezione dell’infanzia».
«Le recenti disposizioni ministeriali e quella della direzione generale della Sanità della Regione Sardegna – spiega il Sindaco – prevedono da una parte l’obbligo di esecuzione di test al termine del periodo di isolamento e quarantena e dall’altra parte che questi test debbano essere eseguiti a titolo gratuito presso le strutture convenzionate. È emerso però un vuoto che non copre la gratuità per gli studenti e il personale scolastico della scuola primaria e dell’infanzia.
«Quindi – prosegue Nieddu – abbiamo reputato doveroso agire a sostegno di tutti gli studenti e di tutto il personale della scuola primaria e dell’infanzia pubblica e privata perché possano eseguire i test, qualora necessario, e solo nel caso in cui l’Ats per svariate motivazioni, in particolare legate alla carenza di organico, non sia in grado di effettuare i tamponi gratuitamente. Questi soggetti, che si tratti di personale o studenti, potranno pertanto usufruire di test rapidi presso la farmacia Mazzocchi del nostro comune con la quale abbiamo stipulato una convenzione. Sono già in calendario i test per la classe seconda e quinta della scuola primaria».
«In merito alle richieste di sospensione delle attività didattiche in presenza che mi giungono e mi sono giunte da più parti in questi giorni – specifica il Sindaco –, in questo particolare contesto non ritengo che sia necessario». Manca infatti il «presupposto oggettivo per l’adozione di tale provvedimento, in quanto sentito il dirigente scolastico mi è stato comunicato che il 65% della popolazione studentesca è già posto in didattica a distanza. Dunque, consideriamo che la circolazione delle persone e il rischio correlato ad essa è proporzionalmente ridotto nella stessa misura del 65%».
«Non sussistono delle condizioni tali per sospendere le attività didattiche, ma permangono comunque delle situazioni di rischio diffuso e generico con il quale ci confrontiamo ormai quotidianamente da diversi mesi», conclude il sindaco di Berchidda Nieddu.