Sit-in dei lavoratori della Ge.Na. di Sassari, Piu (Progressisti): «Occorre aprire tavolo per adeguamento tariffe»
Approvato nel frattempo l’emendamento che stanzia i fondi per le copertura del 50% degli oneri per l’applicazione degli incrementi contrattuali.
Nel corso del sit-in di stamane organizzato dai sindacati, a seguito dell’apertura della vertenza dei lavoratori, nel cortile della Ge.Na. a Sassari è intervenuto Antonio Piu, consigliere del gruppo dei Progressisti e componente della commissione Sanità: «Sono qui per portare una prima buona notizia che è il risultato di un lavoro condiviso con i colleghi della commissione Sanità in Consiglio regionale – ha detto rivolgendosi ai lavoratori e alla dirigenza della struttura sanitaria – martedì è stato approvato in aula l’emendamento che stanzia i fondi per la copertura del 50% degli oneri a quelle strutture sanitarie non ospedaliere, Ge.Na. compresa, che hanno applicato l’adeguamento contrattuale».
«È stato fatto un passo importante per queste strutture che con l’applicazione del nuovo contratto si sono ritrovate ad avere ingenti uscite mensili che incidono nei bilanci – commenta Piu a margine del sit-in – e che per questo si trovano in difficoltà. Tra queste la Ge.Na. di Sassari, dove i lavoratori hanno aperto una vertenza. Si tratta di un primo passo – precisa – che risolve una parte dei problemi in cui versa questa importante struttura che, ricordo, è l’unica struttura accreditata in Sardegna che offre quel tipo di assistenza a pazienti con gravi disabilità. È solo un pezzo della strada da percorrere per mettere in sicurezza oltre cento pazienti e 99 dipendenti che ogni giorno li assistono con grande professionalità».
Ora per l’Opera Gesù Nazareno di Sassari, che si occupa della riabilitazione di soggetti con disabilità psichica, si è aperto uno spiraglio di luce. «Ma non è sufficiente a rasserenare il futuro di questa importante struttura sanitaria. C’è una delibera regionale del febbraio 2020 – spiega Piu – la cui esecutività è bloccata fino alla fine dell’emergenza sanitaria (31 marzo), che rimodula le tariffe giornaliere per paziente secondo una riparametrazione dei criteri sulla base dei Lea e di altri dati relativi a produzione e gestione. È un primo importante intervento della Regione per cercare di rimettere ordine e determinare su criteri oggettivi le tariffe in base alle prestazioni».
«Secondo questi nuovi parametri la Ge.Na, e le strutture che offrono analoga assistenza – conclude Piu –, si ritrovano tariffe giornaliere più basse anche del 20%. Per questo è necessario aprire un tavolo per audire le strutture e capire se al di là della nuova e necessaria parametrazione oggettiva ci sono i margini per stabilire nuovi eventuali incrementi sulla base di ulteriori riscontri oggettivi che chi dirige queste strutture può fornire».