La “Cittadella della Carità” opera-segno della Diocesi di Ozieri
Avviati i lavori per la realizzazione della struttura,destinata a diventare punto di riferimento per l’accoglienza e l’inclusione sociale di persone fragili e vulnerabili del territorio.
Sono iniziati a Ozieri i lavori per la realizzazione in via Cavour della cosiddetta “Cittadella della Carità”. Una struttura multifunzionale, immersa nel verde, destinata a diventare punto di riferimento per l’accoglienza e l’inclusione sociale di persone fragili e vulnerabili. L’idea, nata nel 2017 in seno alla Caritas diocesana e dall’intuizione del vescovo Corrado Melis, ha preso forma dall’analisi delle richieste di aiuto pervenute e dal contesto sociale ed economico del territorio, sempre più caratterizzato dai fenomeni dell’invecchiamento, dello spopolamento, della disoccupazione giovanile, nonché dall’aumento di vecchie e nuove povertà, acuitesi tra l’altro negli ultimi tempi a causa della pandemia. (continua dopo la foto)
Previsti lavori per quasi 1 milione e 600mila euro, di cui 100mila provenienti dalla Segreteria di Stato del Vaticano tramite l’allora Sostituto, mons. Angelo Becciu.
La ricerca dei fondi necessari, la burocrazia ed alcuni aspetti puramente tecnici hanno causato rallentamenti nelle tre fasi preliminare, definitiva ed esecutiva. E così, solo nei giorni scorsi, grazie alla recente concessione di un mutuo, sono partiti i lavori di scavo. L’intervento complessivo ammonta a 1.580.754. Nella dotazione finanziaria confluirà inoltre anche il contributo di 100mila euro che nel 2018 la Diocesi di Ozieri ha ricevuto dalla Segreteria di Stato del Vaticano tramite l’allora Sostituto, mons. Angelo Becciu, per la realizzazione di “opere di carità in favore dei bisognosi”. La somma, ferma in attesa del raggiungimento di una cifra adeguata per l’avvio dell’opera, sarà pertanto impiegata come previsto.(continua dopo la foto)
«In qualità di opera-segno è un’ulteriore risposta della comunità ecclesiale alle attese dei poveri» – ha affermato Mons. Corrado Melis –». Con la realizzazione della cittadella infatti si amplieranno i servizi ecclesiali che circondano la Cattedrale – Episcopio, Curia, Caritas diocesana, Cooperativa Sociale Spes e centro Caritas interparrocchiale – ospitando un centro servizi, uffici, un luogo per la socializzazione di anziani e persone a rischio emarginazione ed esclusione sociale, un piccolo hotel solidale destinato all’ospitalità di viaggiatori e di persone con difficoltà temporanee.
«Un luogo – sottolinea il Vescovo di Ozieri – in cui ciascuno potrà bussare quando avrà necessità, prestare servizio, sentirsi a casa. Non sarà semplicemente una forma di contrasto alla povertà, ma anche un’opportunità occupazionale per la costruzione dell’edificio».
Committente e impresa esecutrice è la Spes, braccio operativo della Caritas, che da sempre lavora coniugando solidarietà e imprenditorialità per creare occupazione e impatto sociale. La futura gestione dei servizi vedrà coinvolti, infatti, oltre a volontari ed operatori Caritas, anche gli “ultimi”, i soggetti che “stanno fuori”, “ai margini”, che con il lavoro, il quale la Spes promuove come strumento pedagogico, potranno uscire dai margini per vivere nella comunità».
Dunque, la carità a Ozieri non si ferma. Dopo l’avvio lo scorso novembre della pizzeria, gastronomia e paninoteca “Piz Stop” e l’inaugurazione del centro Caritas interparrocchiale “Beata Elisabetta Sanna” la scorsa settimana, un’altra opera-segno della Diocesi di Ozieri diventerà presto realtà.