“Mirtò” protagonista al Rally Costa Smeralda storico: nasce il progetto “I borghi delle bacche di mirto”
La piazza di San Pantaleo ha accolto arte e motori. Grande successo per l’abbinamento auto vintage e stand di pittori, scultori e tessitori.
Mirtò, il Festival internazionale del mirto, ha confermato la sua vocazione per la promozione del territorio al fianco dei grandi eventi. Venerdì sera la piazza di San Pantaleo (Olbia) ha ospitato diversi artisti protagonisti di spazi espositivi accanto alle auto vintage del Rally internazionale Storico Costa Smeralda. Pittori, scultori, tessitori, insieme ai produttori di mirto, da sempre protagonisti del Festival, hanno accompagnato la sfilata delle auto vintage della Lancia Martini che rappresentano la storia del rally, in Costa Smeralda e in tutto il mondo.
Seguendo il corso di una storia fatta di successi, si è rinnovata quest’anno la partnership con la quinta edizione del Rally internazionale storico Costa Smeralda, che si è svolto a Porto Cervo l’8 e il 9 aprile. Nello scenario suggestivo e sempre affascinante del borgo di San Pantaleo, il nuovo progetto “I borghi delle bacche di mirto” ha trovato il suo palcoscenico ideale, prologo di un format che vedrà coinvolti alcuni dei più importanti borghi in Comuni del nord Sardegna: a partire proprio da San Pantaleo, includendo anche La Maddalena, Castelsardo e Nuchis, la frazione di Tempio Pausania. Proprio a Nuchis, il prossimo 6 agosto, si svolgerà la nuova edizione del Festival internazionale del mirto.
«La nuova iniziativa di Mirtò rappresenta un’ottima occasione dal punto di vista turistico. Dimostra che fare rete tra i Comuni del territorio è la formula vincente – ha sottolineato Fabio Lai, sindaco di La Maddalena –. Il nostro Comune entra da quest’anno ne “I borghi più belli d’Italia”, quella di oggi (venerdì, ndr) ne è la prima rappresentazione, sapientemente organizzata ed in grado di unire i motori, la storia, l’ambiente e l’enogastronomia del territorio. Una formula che funziona. Siamo felici di essere all’interno di questo circuito, stiamo ragionando su un evento che coinvolgerà La Maddalena e la Corsica».
GLI ARTISTI. Il programma dell’evento ha puntato sull’abbinamento tra i talentuosi rappresentanti di diverse forme di arte – dalla pittura alla scultura e tessitura – con la direzione artistica di Luisa Cardinale e le auto storiche della Lancia Martini che hanno partecipato alle edizioni del rally. Venti auto “vintage” provenienti dalle collezioni private di appassionati arrivati da tutta Italia. Poi gli artisti: Ana Maria Serna, Valeria Masala, Mercedes Enne, Michele Greco, Irene Piccinnu, Giuliano Lissia, Gaspare da Brescia, Francesca e Marisa Sanna, Vanceslao Mascia, Massimiliano D’Orsi.
«Gli artisti hanno aperto le loro porte al pubblico, dai ceramisti, ai pittori. Irene Piccinnu che fa i suoi dipinti sugli abiti, oppure Giuliano Lissia che è arrivato direttamente da Milano dove aveva fatto un’esibizione di Street Art con prodotti di riciclo all’insegna della sostenibilità– spiega Luisa Cardinale, direttrice artistica dell’evento -. L’abbinamento con le auto vintage è stato bellissimo, perché queste sono il cuore dei loro piloti, rappresentano la loro arte. Un binomio molto vivo, abbiamo tanto bisogno di energia. L’arte porta luce e ci farà brillare dopo questo periodo difficile».
LA MISSIONE DI MIRTO’. Mirtò in questi anni ha investito impegno e risorse per far crescere il marchio del Rally Costa Smeralda, che grazie al lavoro del presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani e quello dell’Aci Sassari, Giulio Pes di San Vittorio, con il supporto della Regione Sardegna, è tornato ad essere un evento di grande spessore, insieme con il ritorno in grande stile di un brand che ne ha fatto la storia, come quello di Lancia Martini.
Mirtò ha quindi sempre creduto nel valore che i grandi marchi possono avere per la promozione del territorio. Il Rally storico Costa Smeralda, con le partnership insieme a Martini, Pirelli e Sparco, solo per indicare i più rilevanti, ne è la dimostrazione. Una formula vincente che ha fatto scuola e che negli anni ha saputo valorizzare tutto il territorio, abbinando l’immagine della Sardegna alle sue eccellenze nell’enogastronomia, l’archeologia, l’artigianato artistico di qualità.
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