Inaugurato al Mater Olbia il corso di perfezionamento universitario in isteroscopia digitale “see and treat”
OLBIA. Sono quindici i partecipanti che stamattina al Mater Olbia Hospital si sono riuniti in aula per l’avvio del Corso di Isteroscopia digitale “see and treat”, il primo corso accademico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in Sardegna, promosso e diretto dalla professoressa Giorgia Garganese, direttore dell’Unità Operativa di Ginecologia e Senologia, e dagli specialisti della Sua équipe il dott. Antonio Rubattu, la dott.ssa Ilaria Romito e il dott. Ivano Raimondo.
La conoscenza delle nuove tecnologie ultrasonografiche e degli strumenti isteroscopici miniaturizzati, così come l’apprendimento del loro corretto utilizzo, risulta oggi un requisito fondamentale per il Ginecologo Chirurgo che vuole adeguarsi ai nuovi standard della chirurgia ginecologica ambulatoriale, nel contesto della “Digital Hysteroscopic Clinic” (DHC)*.
Il corso fornisce ai medici in formazione o specialisti in Ostetricia e Ginecologia le basi teorico-pratiche per un approccio avanzato all’isteroscopia moderna, integrata dall’ecografia 2D/3D, per la diagnosi e il trattamento mininvasivo delle patologie endouterine in un setting ambulatoriale.
«Le principali innovazioni presentate – spiega Giorgia Garganese, direttore del corso – sono correlate al concetto di clinica isteroscopica digitale (in anglosassone, “digital hysteroscopic clinic – DHC”), che prevede una integrazione sistematica e standardizzata tra ecografia e isteroscopia, secondo un approccio “see & treat”, volto ad annullare la distinzione tra procedura diagnostica ed operativa. Così si realizza il concetto di procedura single-step, in cui la parte operativa è perfettamente integrata al momento diagnostico, e il tutto in un ambiente ambulatoriale, dove si realizza la rimozione della patologia endouterina nello stesso momento in cui viene visualizzata».
L’impostazione della DHC rappresenta, dunque, un nuovo concetto nella medicina di precisione, includendo la combinazione di cure chirurgiche ambulatoriali con l’utilizzo di tecnologia di “imaging” altamente avanzata per una maggiore accuratezza diagnostica e efficacia terapeutica in ambito isteroscopico.
«L’obiettivo nella pratica clinica con l’introduzione sistematica del DHC è di poter eseguire quasi il 90% di tutti gli interventi chirurgici isteroscopici in regime ambulatoriale, mentre l’uso del comune resettore e della sala operatoria vengono riservati ad un numero estremamente limitato di casi, offrendo numerosi e sostanziali risvolti positivi per la paziente e per il sistema sanitario nazionale», afferma Marcello Giannico, amministratore delegato del Mater Olbia Hospital intervenuto oggi per dare il benvenuto ai discenti.
I partecipanti avranno inoltre modo di applicare le conoscenze teoriche acquisite durante le prime sessioni in diversi scenari di simulazione endoscopica, utilizzando “hysteroscopic trainers” di ultima generazione e raccomandati per il training dei medici in formazione dalle Società scientifiche di rilievo internazionale.
Nella faculty internazionale figurano illustri docenti provenienti da diverse parti di Italia (Roma, Napoli, Bologna). Tra questi: la prof.ssa Antonia Carla Testa, docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, nonché fondatrice e responsabile scientifico del Centro di Ecografia in Ginecologica Oncologica “Class Ultrasound” della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, ad oggi membro Direttivo dello IOTA (international Ovarian Tumor Analysis Group) e dell’ISUOG (International Society of Ultrasound in Obstetrics and Gynecology).
Inoltre, il ginecologo belga dott. Rudi Campo, che è stato il fondatore della “Life Expert Centre” (Leuven), che promuove il nuovo concetto di medicina di precisione in cui si va ad integrare la Clinica Isteroscopica Digitale. Il Dott. Campo è riconosciuto a livello internazionale come uno dei più affermati chirurghi isteroscopisti, Ad oggi membro esecutivo nel board della “European Board & College Obstetrics and Gynaecology” (EBCOG) e membro del board dei direttori della “European Society for Gynaecological Endoscopy” (ESGE).
Ancora, il dott. Campo è stato uno dei cofondatori della “The European Academy of Gynaecological Surgery” e del “Minimal Invasive Surgery (MIS) Academy”, società scientifiche internazionali che aiutano ad incoraggiare lo scambio di esperienza clinica, ragionamenti scientifici e di ricerca applicata tra gli endoscopisti ginecologici ed i medici in formazione, e di stabilire un centro europeo per la ricerca scientifica ed il training dei colleghi in formazione.
Iniziative come questa costituiscono una preziosa occasione di incontro tra specialisti di rilievo internazionale e ancora di più, un punto di partenza per la realizzazione di una rete di specialistici ad alta formazione tecnica in ambito isteroscopico.
Tra gli obiettivi insiti nel corso accademico, infatti vi è anche quello di promuovere la collaborazione specialistica su scala regionale e agevolare l’applicazione delle novità tecnologiche e scientifiche acquisite durante il semestre formativo, di cui saranno destinatarie nell’intero territorio sardo le donne con patologia endouterina.