Turismo nell’Isola, nasce il registro «Grandi eventi»
È nato il registro regionale dei ‘Grandi eventi identitari’ per far conoscere le iniziative e l’immenso patrimonio materiale immateriale della Sardegna. Per il governatore Solinas questa è un’iniziativa che servirà «per la valorizzazione e la promozione dell’immagine dell’Isola nello scenario nazionale e internazionale»
«Il registro – ha spiegato l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa – ha l’obiettivo di incrementare l’offerta turistica sarda, destagionalizzare e diversificare i flussi turistici e diventare un fattore di crescita dell’economia isolana, con particolare riferimento ai comparti non solo del turismo, ma anche dell’artigianato e del commercio. In materia di promozione delle grandi manifestazioni turistiche dobbiamo operare con una pianificazione strategica che consenta di promuovere la Sardegna in modo coordinato e unitario, creando la filiera del turismo dei ‘Grandi eventi identitari’, prodotto indispensabile per intercettare ulteriori target turistici. Tutti i soggetti pubblici coinvolti devono arrivare all’identificazione di un ‘prodotto turistico’ strutturato e competitivo, capace di richiamare visitatori, generare e ridistribuire reddito e occupazione sul territorio, valorizzare l’offerta turistico-culturale, naturalistica, archeologica, enogastronomica e artigianale, dei riti e delle tradizioni, del turismo-religioso, riqualificare i territori con il turismo esperienziale, anche attraverso la valorizzazione dei ‘mestieri tipici’. Le sue potenzialità sono rilevanti, ma presentano ancora ampi margini di crescita».
Sono state già iscritte le prime 10 manifestazioni più significative per antica tradizione, diffusione territoriale, reputazione internazionale e presenze turistiche: Festa di Sant’Efisio a Cagliari; Festa di San Francesco a Lula; Festa del Redentore a Nuoro; Festa di Sant’Antioco Martire, patrono di Sardegna; Cavalcata Sarda e Candelieri a Sassari; Festa di San Simplicio ad Olbia; Festa di San Costantino-Ardia a Sedilo; Sartiglia ad Oristano; San Salvatore di Sinis, Corsa degli scalzi a Cabras.
«I Comuni – ha concluso l’esponente della Giunta Solinas –, in forma singola o associata, possono chiedere il riconoscimento della ‘valenza turistica’ per i loro eventi, che dovranno possedere caratteristiche di storicità, non inferiore ai 100 anni, la partecipazione di una pluralità di soggetti espressione della tradizione isolana e una certa notorietà e popolarità».
Nella foto: la festa del Rimedio a Ozieri