Monti. Scuola e Carabinieri uniti contro bullismo, cyberbullismo e dipendenze
Interessante e formativo incontro con gli studenti dell’istituto Comprensivo.
MONTI. L’Istituto Comprensivo e il comando della Stazione dei Carabinieri di Monti, uniti nel contrastare l’insorgenza del bullismo, cyberbullismo (forma condotta attraverso strumenti telematici), stalking (sindrome del molestatore assillante) delle dipendenze da droga, alcool e social. Queste problematiche sono state affrontate nel corso di un incontro avvenuto nella sala convegni del centro sociale. Un’interessante iniziativa, una sfida condivisa, affrontata con la partecipazione di tutti gli studenti della Scuola Media (sempre in prima fila) e portata avanti attraverso un progetto sul bullismo, inteso a sensibilizzare i ragazzi, affinché comprendano i rischi che corrono nell’avvicinarsi a queste sciagure, riflettano e si allontanino da esse.
In apertura l’insegnante Martina Pilia, responsabile del progetto “Bullismo”, ha illustrato le ragioni dell’incontro. I ragazzi hanno seguito un interessante ed eloquente documentario sulla “Vita” dell’Arma, in tutte le sue peculiarità. Il comandante della stazione CC, il luogotenente Andrea Senes, accompagnato dal vice, il brigadiere capo Pier Francesco Casula, calato nei panni dell’insegnante, con parole semplici e persuasive ha dato tantissimi consigli sulle più disparte situazioni in cui i ragazzi si potrebbero ritrovare.
«Quando vi trovate in difficoltà, se avete bisogno di aiuto, allora – ha sottolineato il comandante Senes –, è indispensabile confidarsi in famiglia, con gli insegnanti, un amico o un’amica oppure con l’Arma, che è sempre pronta ad aiutarvi».
Venuti a conoscenza di comportamenti irresponsabili, come violenze, bullismo e stalking, «non giratevi dall’altra parte, siate trasparenti – ha rimarcato il Comandante –, tacere infatti è gravissimo, è omertà, si diventa corresponsabili e il silenzio aggrava la situazione, e spesso porta ad atti estremi».
Il luogotenente si è soffermato sul problema della droga, scoraggiando gli studenti dal provarla, perché si rischia la dipendenza e porta ad una via senza ritorno. Così come l’alcool e i social. Gli adolescenti trascorrono, si è constatato, tantissimo tempo su cellulari, tablet e computer, che potrebbero dedicare ad altre attività. Quindi, il Comandante ha raccomandato i ragazzi di «state molto attenti a non postare dati, notizie e fotografie personali, poiché è pericolosissimo. Saranno certamente sfruttate da personaggi senza scrupoli, e per voi potrebbe essere un boomerang!».
Al termine dell’intervento, seguito con molta attenzione, gli alunni hanno rivolto delle domande. All’incontro erano presenti il sindaco, Emanuele Mutzu, l’assessora alla Cultura, P.I e Sanità, Debora Tuveri. Identico incontro, fra Scuola e Arma, è avvenuto qualche giorno prima anche nella vicina Telti.
Giuseppe Mattioli