• 25 Novembre 2024
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Scuola, circolare ministeriale su giornata contro l’omofobia. Figus (PdF): «Scavalcati genitori e Parlamento»

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Il Ministero dell’Istruzione per la giornata di domani invita le scuole di ogni ordine e grado a organizzarsi per parlare di questo argomento «ignorando – sottolineala coordinatrice sarda del Popolo della Famiglia Barbara Figus – completamente il patto scuola famiglia che prevede il consenso informato preventivo per ogni attività extracurricolare».

«Domani, 17 maggio, è il giorno in cui il DDL Zan prevedeva l’istituzione della giornata contro l’omotransfobia anche nelle scuole.
Non si è fatta attendere una circolare ministeriale a firma del direttore generale del Ministero dell’istruzione che invita le scuole di ogni ordine e grado a organizzarsi per parlare di questo argomento. Peccato, però, che il ddl Zan sia stato bocciato e, dunque, non esiste legge in Italia che preveda questa giornata».

Lo ha dichiarato Barbara Figus, coordinatrice regionale, per la Sardegna, del Popolo della Famiglia parlando della decisione del Ministero che ha scatenato in queste ore una bufera politica.

Barbara Figus Popolo della Famiglia

«Proprio per l’inesistenza di una legge che istituisca la fantomatica giornata – continua Figus – la circolare cita, a supporto, l’art 3 della Costituzione e la risoluzione del Parlamento europeo del 26 aprile 2007. Citare l’art 3 della nostra Costituzione, “dimenticandosi” dell’art. 30, per sostenere la forzatura di questa giornata, è quantomeno incoerente. Ricordiamo inoltre, nel caso al Ministero se ne fossero dimenticati – rimarcal’esponente del Popolo della Famiglia –, che le risoluzioni del Parlamento europeo rientrano nell’ambito delle raccomandazioni e non sono, pertanto, vincolanti. Oltretutto, la suddetta risoluzione, prevede semplicemente ( e, ripetiamo, in forma non vincolante) l’istituzione di una giornata internazionale contro l’omofobia. Non contempla (come invece fa il bocciato ddl Zan) che sia attuata nelle scuole».

«Dopo le precedenti constatazioni – prosegue Figus –, appare chiaro che questa circolare altro non rappresenta che il tentativo di far passare dalla finestra parte di una legge che, in quanto mai approvata dal Parlamento, dalla porta non è potuta passare. Ciò che è davvero grave è il tentativo di scavalcare una decisione del Parlamento e il diritto di priorità della famiglia sull’educazione dei figli, ignorando completamente il patto scuola famiglia che prevede il consenso informato preventivo per ogni attività extracurricolare».

«Come Popolo della Famiglia Sardegna – conclude Barbara Figus – invitiamo tutti i genitori a vigilare e, se vogliono, a comunicarci ogni iniziativa che contravviene al diritto di priorità sull’ educazione che la Famiglia ha».

Il testo della circolare del Ministero

Il Ministero dell’Istruzione è da anni impegnato a favorire e costruire una scuola aperta e inclusiva, che valorizzi le singole individualità e educhi alla cultura del rispetto per prevenire e contrastare ogni forma di violenza e discriminazione in adesione ai principi e ai diritti fondamentali sanciti a livello internazionale dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, e in più articoli dal Trattato sull’Unione europea.

La Costituzione italiana, all’art. 3 sancisce: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (…).

Tutto ciò premesso, in occasione del 17 maggio e della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, nonché contro ogni forma di atteggiamento pregiudiziale basato sull’orientamento sessuale – giornata indetta peraltro con la risoluzione del Parlamento Europeo del 26/04/07 – i docenti e le scuole di ogni grado, nell’ambito della propria autonomia didattica ed
organizzativa, sono invitati a creare occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nell’ambito dei principi nazionali e internazionali sopra citati.
Per l’alto valore dell’iniziativa, si prega di assicurare un’ampia e tempestiva diffusione della presente nota presso tutte le istituzioni scolastiche.

Mamma in Sardegna

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