Il presidente Solinas riceve a Villa Devoto l’ambasciatore di Israele in Italia
Il rappresentante dello Stato d’Israele annuncia straordinari ritrovamenti archeologici nell’area del Monte Carmelo che dimostrerebbero la presenza di elementi di civiltà nuragica.
CAGLIARI. Non solo una visita di cortesia istituzionale, ma anche un’occasione per stringere rapporti sempre più stretti e cercare nuove forme di cooperazione in svariati campi. Alta tecnologia applicata all’agricoltura, al corretto utilizzo dell’acqua, alla lotta alle locuste, alle energie rinnovabili.
Su questi temi hanno discusso stamane a Villa Devoto il presidente Christian Solinas e l’ambasciatore di Israele in Italia Dror Eydar, accompagnato da una folta delegazione.
Un’amicizia sempre più forte lega i nostri popoli, ha detto il Presidente Solinas, ed è oggi possibile declinarla in molti campi, creando una cooperazione duratura e proficua. La tecnologia israeliana può rappresentare un valido aiuto. Nell’immediato, per combattere la piaga delle cavallette, grazie a strumenti innovativi gia sperimentati in aree di crisi. Fin da oggi, i tecnici israeliani si confronteranno con la Protezione Civile regionale per studiare interventi validi di contrasto. Nei prossimi giorni saranno effettuati sopralluoghi nelle zone più gravemente interessate. Ma nuove opportunità sono emerse anche per lo sviluppo tecnologico in agricoltura, con tecnologie sperimentate in aree desertiche o con scarsa disponibilità idrica.
Di grande importanza la notizia annunciata dall’ambasciatore Dror Eydar, in merito a recenti scavi archeologici nell’area del Monte Carmelo, nell’alta Galilea. È emersa una città costruita con elementi architettonici riconducibili a quelli nuragici, che dimostrerebbero la presenza di popolazioni sarde in un periodo individuato tra il dodicesimo e l’undicesimo secolo Avanti Cristo.
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