Berchidda, prosegue il corso di lingua sarda
Nelle scorse settimane ha preso il via il corso di lingua sarda organizzato dal Comune di Berchidda e gestito dall’Istituto Chircas di Buddusò. Finanziato dalla Regione Sardegna mediante la Legge 482/99 e la L.R. 22/2018 il Progetto “Su Monte Acutu in Limba” permetterà a circa 25 iscritti di immergersi nelle proprie radici linguistiche e di acquisire competenze nella L.S.C., Lingua Sarda Comune utilizzata per la pubblicazione di atti e documenti dell’Amministrazione regionale e delle amministrazioni comunali.
La provenienza dei corsisti è eterogenea, non solo partecipanti del Monteacuto (Berchidda, Alà dei Sardi, Buddusò, Monti, Oschiri, Padru) ma anche di altre aree della Sardegna e ancora giovani e meno giovani sardi di origine ma residenti in diverse zone d’Italia oppure in Irlanda e in Spagna.
Anche le motivazioni che hanno spinto i corsisti ad iscriversi al corso sono disparate e di diversa natura. C’è chi si cimenta per la prima volta e desidera iniziare a parlare e a scrivere la lingua sarda, c’è chi lo parla già in modo fluido ma vorrebbe imparare a scriverlo correttamente e c’è anche chi parla e scrive in modo corretto ma sa che non si smette mai di imparare. C’è poi chi è lontano dalla propria famiglia o dal luogo di origine che vive il momento di condivisione e approfondimento come un dolce cullare e un ritorno a quel mondo di affetti che la potenza della lingua è in grado di donare.
Il corso è tenuto dal dottor Salvatore Canu e si sta svolgendo in modalità online per permettere la frequenza al maggior numero possibile di persone, per un totale di 30 ore. Il docente predilige l’approccio laboratoriale e l’attività pratica per poi arrivare alla teoria e dunque alle regole grammaticali favorendo l’apprendimento attraverso il coinvolgimento emotivo. A supporto delle attività sono sempre presenti le dott.sse Francesca Meloni di Monti e Sabrina Sotgiu di Tula, operatrici di Sportello Linguistico in Lingua Sarda.
La valorizzazione delle proprie radici passa anche e soprattutto attraverso la lingua, che si erge dunque a portatrice di identità collettiva.
Piera Anna Mutzu
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