Abbanoa, «Troppe bollette gonfiate»: Desirè Manca (M5s) presenta un’interrogazione
CAGLIARI. La consigliera regionale del M5s Desirè Manca ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Solinas e alla Giunta, affinché vengano risolte immediatamente dal Gestore unico del servizio idrico integrato della Sardegna le problematiche dovute alla fatturazione.
«Fatture sovradimensionate, rimborsi quasi impossibili da ottenere e talvolta anche la mora da pagare ingiustamente. Sono tanti, troppi i disagi segnalati dagli utenti Abbanoa che sembrerebbero dovuti ad alcuni gravi difetti del software “Net@”, utilizzato dalla società in house per la gestione dei pagamenti», evidenzia Manca.
«In caso di fatture stimate sovradimensionate come si comporta il software? Abbanoa – spiega la Consigliera – invia all’utente una bolletta con consumi stimati più alti del dovuto, il cliente sulla fiducia paga, ma quando Abbanoa, avendo effettuato una nuova lettura dei contatori, si accorge di aver ricevuto somme più alte di quelle dovute, anziché inviare al cliente una fattura negativa, manda fatture a zero. In sintesi: la società, pur avendo accertato di aver ricevuto somme più alte, non le restituisce ma le trattiene per i consumi futuri.
Simile grave disservizio – prosegue Manca – avviene nel caso in cui il cliente decida di non pagare perché si è accorto che la bolletta non è corretta. Infatti nel caso in cui il cliente invii un reclamo, questo viene lavorato dopo molti mesi. Ma intanto la bolletta scade, e quando l’ufficio reclami riconosce l’errore ed emette una nota di credito per correggere la fattura, il cliente deve pagare anche gli interessi. Incredibile.
Infine, se Abbanoa sbaglia la fattura e il cliente tarda a mandare il reclamo, la società avvia la procedura di recupero crediti su un importo in realtà non dovuto. E quando, magari dopo un anno ci si accorge dell’errore, si addebitano in ogni caso al cliente tutte le raccomandate inviate ingiustamente».
«Non possiamo accettare che i cittadini sardi siano vessati ingiustamente attraverso la pretesa di intollerabili pagamenti non dovuti, a maggior ragione quando ad inviarle è una società partecipata dalla Regione Sardegna», conclude l’esponente dei 5 Stelle.
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