Lotta allo spopolamento, bonus bebè per le famiglie: dalla Regione fino a 600 euro al mese per il primo figlio
Per ricevere il sostegno occorre essere residenti in un Comune della Sardegna con meno di 3mila abitanti. Stanziati per il 2022 oltre 7 milioni di euro.
CAGLIARI. Anche il “bonus bebè” per combattere lo spopolamento dei piccoli paesi. La Giunta Solinas, su proposta dell’assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale, Mario Nieddu, ha approvato la linee guida per l’erogazione dei contributi a favore dei nuclei familiari residenti o che trasferiscono la propria residenza nei Comuni sardi con popolazione sotto i 3.000 abitanti.
La misura consentirà alle famiglie, anche composte da un solo genitore, di ricevere un assegno mensile di 600 euro per il primo figlio nato, adottato o in affido pre-adozione nel 2022, e di 400 euro per ogni figlio successivo fino al compimento del quinto anno d’età. Per il 2022 ammontano a 7.098.600 euro le risorse destinate al bonus.
«Risorse vere e certe per combattere lo spopolamento. Con questo provvedimento aggiungiamo un tassello fondamentale nel quadro generale delle misure che la Regione sta mettendo in campo a contrasto dello spopolamento e per il rilancio dello sviluppo dei Comuni più piccoli. Un fenomeno, quello dello spopolamento, che colpisce in modo particolare le aree interne del nostro territorio», dichiara il Presidente della Regione, Christian Solinas.
«Arginare questo fenomeno – prosegue il Presidente – e invertire il segno dei flussi demografici costituisce per noi una priorità che, oggi più che mai, dopo oltre due anni di pandemia e alla luce degli attuali scenari economici, deve necessariamente passare dal sostegno alle famiglie».
«Abbiamo lavorato scrupolosamente alla definizione dei criteri per l’erogazione dei contributi – dichiara l’assessore Nieddu – valutando attentamente ogni aspetto e questo oggi ci consente di destinare la misura alla più ampia platea possibile. Beneficiari delle risorse saranno i 275 Comuni della Sardegna sotto i tremila abitanti – secondo quanto rilevato al 31 dicembre 2020 – e le famiglie residenti, che potranno eventualmente cumulare il contributo con altre misure».
Saranno gli stessi Comuni, a cui saranno trasferite le risorse, a pubblicare gli avvisi per l’erogazione del contributo.
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