Emergenza sanitaria in Gallura, Li Gioi: «Fondamentale partecipare alla manifestazione di sabato»
«L’emergenza sanitaria in Gallura è fuori controllo. È arrivato il momento di farci sentire, di scendere in piazza tutti assieme, affinché la voce dei galluresi, forte e unitaria, risuoni in Consiglio regionale: sindaci, rappresentanti del territorio a tutti i livelli, ma soprattutto i cittadini devono partecipare alla manifestazione in programma sabato a Olbia».
Questo l’appello del capogruppo del M5s Roberto Li Gioi, che ricorda: «Già lo scorso 21 giugno, durante il Consiglio comunale aperto, lanciai l’idea di organizzare un presidio senza colori politici ma con un unico intento: salvare i nostri servizi sanitari da una morte annunciata». «Oggi – sottolinea – è finalmente arrivato il momento di agire compatti verso questo obiettivo».
«Dobbiamo ricordare agli illustri rappresentanti della maggioranza, che oggi sono candidati alle elezioni politiche del 25 settembre, cosa sono stati in grado di fare durante i tre anni di questa legislatura. Sappiamo bene – continua Li Gioi – che questo governo regionale non ha saputo andare oltre gli slogan, ripetitivi e talvolta perfino beffardi, senza nel frattempo aver risolto nessuna delle criticità denunciate dalla popolazione, dai medici, dal personale infermieristico e dalle organizzazioni sindacali.
Oggi il diritto alla salute dei galluresi è affidato alla sorte. L’unica speranza che rimane ai cittadini è legata alla fortuna di non avere mai necessità di un ricovero o di un intervento urgente. A tal proposito ricordo che lo scorso 16 luglio un anziano malato di covid è morto al Pronto Soccorso dell’Ospedale Giovanni Paolo II in completa solitudine, perché infermieri, medici e operatori sanitari stavano facendo i salti mortali in corsia e non hanno potuto stargli accanto».
Inoltre, prosegue nella sua denuncia il Consigliere, «questa estate la Gallura ha atteso invano l’apertura dei quattro ambulatori di guardia medica turistica di Olbia, San Teodoro, Cannigione e Santa Teresa, annunciata a giugno e mai avvenuta. Migliaia di turisti presenti nella nostra isola sono stati privati di un servizio essenziale, e un ulteriore carico di lavoro, pesantissimo, è piombato sull’attività dei Pronto Soccorso.
In tutti questi mesi non è cambiato nulla: il Pronto Soccorso di Olbia, quello con la pressione antropica maggiore rispetto ai presidi di tutta la Sardegna, versa in condizioni sempre più critiche e l’emorragia di infermieri e medici non ha fine. La Regione è rimasta a guardare mentre la pianta organica si dimezzava giorno dopo giorno».
«È inammissibile che davanti a tanti appelli, il presidente Solinas continui a rilasciare dichiarazioni prive di alcuna corrispondenza con la realtà. Sabato abbiamo l’opportunità di alzare tutti assieme la voce affinché il nostro diritto alla salute venga riconosciuto. Non si può assolutamente mancare a questo appuntamento», conclude Roberto Li Gioi.
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