All’ospedale di Oristano impiantato dispositivo cardiaco su paziente con distrofia muscolare di Becker
L’operazione eseguita dall’équipe della struttura complessa di Cardiologia è la prima ad essere stata effettuata in Italia.
All’ospedale San Martino di Oristano è stato eseguito dall’équipe della struttura complessa di Cardiologia un intervento d’eccezione su una persona affetta da distrofia muscolare di Becker. Il paziente è stato sottoposto all’impianto di un innovativo dispositivo per la modulazione della contrattilità cardiaca.
Come spiega il direttore dell’Unità operativa di Cardiologia Francesco Dettori «si tratta del primo caso in Italia in cui questo tipo di intervento viene effettuato su un paziente che soffre di una patologia rara».
«La distrofia muscolare di Becker – continua il Direttore – è una malattia genetica legata al cromosoma X, che colpisce circa tre uomini ogni 100mila abitanti e che ha, tra le conseguenze, la cardiomiopatia dilatativa ed il conseguente scompenso cardiaco. La sua caratteristica è quella di essere refrattario alle comuni terapie e, in questi pazienti, è quasi sempre impossibile anche il trapianto cardiaco. Ciò comporta una elevata mortalità in età giovanile».
L’impianto di questo dispositivo, tramite una particolare stimolazione cardiaca, migliora il funzionamento del cuore e rallenta la progressione della patologia. L’intervento, reso particolarmente complesso dalle condizioni del paziente, è stato eseguito dal team di aritmologia e cardiostimolazione dell’Unità operativa di Cardiologia, diretto da Dettori e coadiuvato dal resto dell’équipe: i medici Giampaolo Sanna e Sara Frascaro e le infermiere Caterina Angioi e Francesca Faedda.
«Abbiamo sperimentato in maniera pionieristica l’utilizzo di tecnologie avanzate per indicazioni non usuali. Il paziente, che ha superato brillantemente l’intervento è stato preso in carico dall’ambulatorio dedicato allo scompenso cardiaco e dal laboratorio di ecocardiografia di II livello, che operano presso la stessa struttura grazie ai medici Marina Meloni, Simona Aramu, Laura Sanna, Franca Liggi, Stefania Palmas, Giuseppina Giau. Adesso l’augurio di tutti noi è che possa riprendere una vita serena», conclude il direttore del reparto di Cardiologia Francesco Dettori.
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