• 24 Novembre 2024
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Michele Ciusa (M5S): «La Regione reintroduca il medico scolastico»

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Nella Regione Lazio la reintroduzione del medico scolastico è già realtà. Grazie a un ordine del giorno presentato dalla portavoce pentastellata Roberta Lombardi, che ha aperto la strada all’atto firmato dal Governatore Zingaretti, la ricerca dei medici che verranno impiegati nelle scuole in questa delicatissima fase di riavvio è già iniziata.

Ed è proprio l’estensione di questo provvedimento alle scuole della Sardegna l’obiettivo della mozione presentata dal consigliere regionale pentastellato Michele Ciusa (come primo firmatario, e sottoscritta dai colleghi Desirè Manca, Roberto Li Gioi, Alessandro Solinas) che impegna il presidente della Regione Christian Solinas e la Giunta a ripristinare, come già previsto nel Lazio e in Toscana, la figura del medico scolastico per poter garantire un efficace raccordo tra gli istituti e i Dipartimenti di prevenzione delle Aziende Sanitarie locali competenti per territorio.

“Il ritorno sui banchi questo settembre sarà particolarmente complesso e delicato per tutti gli studenti – sottolinea Ciusa – che, dopo essersi adattati alle lezioni a distanza in pieno lockdown, ora dovranno imparare un nuovo modo di rapportarsi con i compagni e con l’ambiente. In questo mutato contesto credo che la figura del medico scolastico sia di grandissima utilità, sia per la possibilità di garantire l’immediata individuazione dei casi sospetti di coronavirus, sia alla luce del fatto che in presenza di un caso di positività confermato, come prescritto dal CTS, la scuola dovrà avviare un attento monitoraggio per la precoce individuazione di casi analoghi ed evitare l’insorgenza di un focolaio”.

Con l’ordinanza del presidente della Regione Lazio Zingaretti, dello scorso 31 agosto nel Lazio è già partita la procedura per la ricerca di professionalità sanitarie da dedicare alle attività di prevenzione e controllo dell’infezione di virus SARS-CoV-2 nelle scuole. Con analoga ordinanza anche il Presidente della Regione Toscana ha fatto altrettanto, e avviato la ricerca di professionalità mediche da acquisire attraverso la stipula di specifici contratti libero professionali.

“Il nostro auspicio – conclude Ciusa – è che questo utilissimo provvedimento possa essere esteso alle scuole sarde affinché studenti e familiari abbiano nuovamente un punto di riferimento con cui confrontarsi comodamente all’interno dell’istituto. Le procedure di selezione delle figure professionali ricercate – ricorda il consigliere – devono essere aperte anche a laureati iscritti all’ordine non in possesso della specializzazione e a medici in quiescenza, secondo quanto autorizzato dalla normativa nazionale attualmente vigente”.

Ulteriore richiesta contenuta nell’atto a prima firma Ciusa è volta a sostenere la scelta delle autonomie scolastiche di dotarsi di termoscanner per la rilevazione della temperatura di studenti e operatori all’ingresso.

“Com’è naturale che sia, oggi l’attenzione è rivolta alla lotta al Covid-19, ma ciò non toglie che la reintroduzione del medico scolastico sia di grande utilità anche in assenza di emergenza sanitaria. Pensiamo ad esempio a tutti quei delicati aspetti che coinvolgono la salute degli studenti in fase di crescita, dai disturbi di tipo alimentare alla necessità di supporto psicologico. In tutti questi casi la presenza di una figura competente e preparata rappresenta senza dubbio la base da cui partire per una buona scuola, per una scuola migliore”.

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