Sassari, la coreografa Livia Lepri accolta tra gli applausi al verdi per la prima assoluta di #thegame
Il festival della danza d’autore “Corpi in movimento” ha concluso sabato la XIX edizione con uno spettacolo di grande complessità firmato Estemporada, che vuol essere un invito a non avere paura del futuro.
SASSARI. “No, non ti sto spiando, sono progettata per proteggere la tua privacy”. Una voce artificiale irrompe in sala al Teatro Verdi di Sassari e, nonostante il tentativo rassicurante, provoca una certa inquietudine. Il timbro vocale è di Alexa, l’intelligenza artificiale, i cui circuiti luminosi volteggiano sul palco tra due danzatrici dai costumi avveniristici, ad indicare che il futuro è già qui.
All’improvviso appare una figura luminosa che inizia a danzare accanto alle tre protagoniste. L’immagine sembra quasi criptata ma la sensualità delle movenze e la sagoma sono inconfondibili: è Livia Lepri, notissima coreografa della compagnia Estemporada di Sassari, ideatrice dello spettacolo.
Anzi no, è il suo ologramma, magicamente prodotto grazie a un complesso gioco di luci. Il sincronismo è perfetto, e i movimenti ipnotici della danza sembrano quasi tranquillizzare gli spettatori, in un ritmo ammaliante che è l’invito ad accettare questo nuovo mondo, questo nuovo gioco fatto di interazioni, “the game”.
È “Lo Stato della Materia #thegame”, l’ultimo lavoro ideato da Livia Lepri per la compagnia Danza Estemporada, presentato in prima assoluta sabato scorso al Verdi come spettacolo conclusivo del festival “Corpi in movimento” 2022.
Gli applausi arrivano scroscianti, ma solo a fine serata, quando la coreografa saluta il pubblico sul palco assieme alle danzatrici e agli scenografi e costumisti. Gli spettatori hanno atteso in silenzio fino all’ultimo momento, perché i sensori di Alexa sono sensibilissimi e si attivano con il battito.
Tutto è studiato per evidenziare un futuro pressante fatto di nuovi media, intelligenze artificiali e tecnologia, senza mai dimenticare l’origine, e quindi la coscienza di un ritorno alla natura di esseri viventi. Un senso di libertà pervade il finale, quando la proiezione di cavalli al galoppo lungo praterie sconfinate straborda volutamente addirittura dal quadrato del palcoscenico.
«Sono davvero grata che il messaggio sia passato, che è quello di non avere paura del futuro – ha affermato Lepri –. È stato un lavoro molto complesso, lungo, ma tanto gratificante perché mi sono circondata di grandi professionalità. Sono tre anni che ci lavoriamo. L’ologramma ha richiesto una lunga gestazione perché doveva interagire non solo con le danzatrici in carne ed ossa ma anche con i sensori di Alexa».
Le scenografie e i costumi sono a cura di Fabio Loi, lo studio digitale e il progetto olografico sono di Francesco Dessì e Stefano Campus, il disegno luci è affidato ad Adriano Marras e la parte tecnica è a cura di Toni Grandi. Ora la compagnia Estemporada partirà in Albania, dove in settimana, presenterà a Tirana il prequel de “Lo stato della materia #ilmutaforme”.
«Per me è stato un onore chiudere il festival di Danzeventi “Corpi in movimento” – ha proseguito Livia Lepri – perché è un festival di grande spessore. E realizzare una prima nazionale per la mia città dove io lavoro, dove svolgo la mia esistenza umana e creativa è stato un onore. Quindi adesso voleremo in Albania e in altre parti d’Italia, sperando di essere presenti a noi stessi».
Il festival è organizzato dall’associazione Danzeventi con il patrocinio e il sostegno del Mic, della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, del Comune di Sennori e del Baretto di Porto Ferro,e la collaborazione del Teatro Verdi, del Rotary Club Sassari Nord e della Comes.
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