Nuova organizzazione per il Pronto Soccorso di Sassari
La struttura dal primo ottobre ha un nuovo direttore che, con nuovi percorsi e protocolli, riassetterà il reparto. Prevista l’attivazione di 6 posti letto di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva.
SASSARI. «Nessuna riduzione ma un ricollocamento di sei posti letto Obi, Osservazione breve intensiva, all’interno del Pronto Soccorso (PS), cioè dentro un suo percorso naturale che consentirà una migliore gestione del paziente da parte dei medici della struttura di viale Italia. Una scelta dettata anche dall’esigenza strategica di riattivare almeno sei posti letto (rispetto ai 12 previsti dalla rete ospedaliera) di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva che, parte del dipartimento di emergenza, dopo l’emergenza Covid ha visto una crescita di accessi».
Queste le precisazioni dell’Aou di Sassari in una nota stampa, all’indomani di alcune notizie apparse su quotidiani on line.
«La nuova organizzazione – si legge nel comunicato – prevede che quattro posti letto dell’Obi restino temporaneamente nell’ala sud dell’ospedale, vicino alla Medicina d’Urgenza, mentre i sei all’interno del PS potranno godere di una nuova sistemazione nell’ambito del progetto di ristrutturazione del reparto. In una seconda fase, anche per i quattro è previsto il trasferimento all’interno del Ps».
«Il nuovo direttore del Pronto Soccorso, il dottor Stefano Sau, in queste prime settimane – continua la nota – ha avviato un’attività di ricognizione della struttura, nell’ottica di realizzare una serie di percorsi e protocolli condivisi, sia con il personale sia con tutte le altre strutture ospedaliere, per una nuova organizzazione del lavoro. Al momento quindi non è stato cambiato alcun procedimento di quelli già in uso al Pronto Soccorso».
Nelle giornate di sabato e domenica il reparto ha registrato un’altissima affluenza di pazienti provenienti da diverse località del centro e del nord Sardegna: Alghero, Ozieri, Nuoro, Ghilarza. «Una situazione – conclude la nota dell’Azienda – che ha creato non poche difficoltà per il personale medico e infermieristico, e non soltanto del Ps. Si tratta, infatti, di una situazione di criticità che interessa l’intero ospedale che, anche durante i momenti più caldi della pandemia da Covid19, non ha mai chiuso e ha sempre accolto pazienti che arrivavano da ogni parte dell’Isola».
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