• 23 Novembre 2024
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Maxi sequestro di beni a un imprenditore campano, sigilli anche a 6 immobili di Palau

Palau
Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza hanno permesso di accertare l’attività di riciclaggio operata dall’uomo in sinergia con esponenti di spicco di diversi clan camorristici campani.

Un consistente patrimonio mobiliare e immobiliare, del valore di oltre 290 milioni di euro, è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza di Napoli e Bologna a un noto imprenditore campano, il 65enne Antonio Passarelli. Si tratta di 12 società, 16 autoveicoli, 37 rapporti finanziari e 639 immobili e terreni, ubicati nelle province di Napoli, Benevento, Caserta, Bologna, Ravenna, Latina e Sassari, dove nel comune di Palau sono stati posti i sigilli a 6 immobili del valore di circa 2,6 milioni di euro. Quattro abitazioni risultano intestate alla moglie e due al figlio.

L’uomo è ritenuto colluso con la criminalità organizzata campana, nel cui interesse avrebbe operato per molto tempo a fini di riciclaggio e attraverso fittizie intestazioni di beni (condotta, quest’ultima, accertata con sentenza di condanna definitiva).

In particolare, il materiale probatorio acquisito nel corso delle indagini svolte dalle fiamme gialle felsinee e campane, corroborato dalle concordi dichiarazioni di cinque collaboratori di giustizia, ha consentito di appurare come l’imprenditore abbia agito in sinergia economica con esponenti di spicco di diversi clan camorristici campani (clan “Puca”, clan “Di Lauro”, clan degli “Scissionisti”, clan “Mallardo”, clan “Verde” e clan “Perfetto”), fungendone da catalizzatore degli interessi criminali in vari settori commerciali, primo fra tutti quello degli investimenti immobiliari.

Le emergenze investigative hanno fatto emergere, inoltre, una sistematica attività di sottrazione all’imposizione tributaria di ingentissime somme di denaro, reinvestite in operazioni commerciali ed edilizie.

Le indagini economico-patrimoniali eseguite sull’imprenditore e sui componenti del suo nucleo familiare hanno acclarato, nel periodo 1993-2021, la totale assenza di redditi ovvero l’esistenza di redditi dichiarati del tutto irrilevanti e decisamente incongruenti rispetto alla cospicua disponibilità finanziaria, alla titolarità di numerose partecipazioni societarie e al vastissimo patrimonio immobiliare.

Il provvedimento di sequestro è stato emesso dalla Sezione per l’Applicazione delle Misure di Prevenzione del Tribunale di Napoli, su proposta della locale Procura della Repubblica.

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Agenzia Funebre Franco Mu

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