• 23 Novembre 2024
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Ozieri, i sindaci del territorio davanti al Pronto Soccorso del Segni per sollecitare la riapertura notturna del servizio

Sindaci Pronto Soccorso Ozieri
Presenti questa mattina alla manifestazione simbolica tutti i sindaci dell’Unione dei Comuni del Logudoro, alcuni primi cittadini del Goceano e del Meilogu e il presidente dell’Anci Emiliano Deiana.

OZIERI. Uniti in difesa dell’ospedale di Ozieri. Questa mattina tutti i sindaci dell’Unione dei Comuni del Logudoro si sono ritrovati davanti al Pronto Soccorso del Segni per manifestare simbolicamente contro la temporanea chiusura notturna del servizio, e per serrare i ranghi a protezione dell’importante presidio sanitario del territorio. Una presa di posizione chiara, dunque, per ribadire ancora una volta il diritto alla salute, sempre e comunque, anche alle popolazioni del Logudoro, del Goceano e del Meilogu.  

Alla manifestazione, insieme ai primi cittadini dell’Unione – Marco Peralta (Ozieri), Francesco Dui (Ardara), Franco Campus (Ittireddu), Enrico Virdis (Mores), Michele Carboni (Nughedu S.N.), Angelo Sini (Pattada), Andrea Becca (Tula) – hanno partecipato tra gli altri anche i primi cittadini di Nule, Giuseppe Mellino, di Bonorva, Massimo D’Agostino, di Thiesi, Gianfranco Soletta e il presidente dell’Anci Emiliano Deiana. Per il comune di Ozieri, ad affiancare il Sindaco, il presidente del Consiglio comunale Antonio Delogu, il vice sindaco Barbara Polo e l’assessore Giuseppe Volpe. Presenti, inoltre, anche i consiglieri di minoranza Marco Murgia, Anastasia Ladu, Davide Giordano e Gigi Sarobba.

Sindaci Pronto Soccorso ozieri 2

La notizia della sospensione del servizio, nonostante fosse già stata divulgata nella mattinata di ieri dalla stampa, è stata resa pubblica solo nella tarda serata dello stesso giorno con una comunicazione ufficiale dell’Asl di Sassari. «In seguito all’assenza improvvisa e non programmabile del personale in servizio – si legge nella nota – si comunica alla popolazione che per ragioni contingenti il Pronto Soccorso dell’Ospedale “Segni” di Ozieri dalla giornata di oggi (5 gennaio ndr) e sino al rientro in servizio del personale, e comunque entro la data del 16 gennaio, resterà chiuso nelle ore notturne».

«Il servizio di PS di Ozieri – continua la nota –verrà garantito dalle ore 8:00 alle ore 20:00: l’Asl di Sassari ha provveduto ad inviare la comunicazione alla rete di Emergenza-urgenza regionale. Tra le strade percorse dell’azienda per evitare la chiusura notturna, lo scorrimento della graduatoria, pubblicata da Ares in data odierna (determina n. 37 del 5.01.2023), del concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di medici di Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza. Qualora si riuscisse a riattivare prima il servizio, la popolazione verrà tempestivamente avvisata».

A spiegare meglio le cause della sospensione del servizio, il sindaco di Ozieri Marco Peralta. «La chiusura notturna del Pronto Soccorso del Segni, che ribadisco è temporanea – sottolinea Peralta –, è dovuta alla carenza di organico che si è determinata dal fatto che tre medici hanno avuto gravi problemi familiari e di salute».

«Ieri, appena appresa la notizia – continua il Sindaco –, ci siamo attivati immediatamente per cercare di risolvere la situazione. Abbiamo avuto delle interlocuzioni con il consigliere regionale Nico Mundula, il direttore generale dell’Asl Flavio Sensi, l’assessore regionale alla Sanità Carlo Doria affinché si attivassero per trovare delle soluzioni. Già nella serata di ieri abbiamo avuto delle risposte e l’assicurazione che avrebbero tamponato questa emorragia nel più breve tempo possibile facendo arrivare dei medici da altri presidi o medici specializzandi. Pertanto, questa chiusura fino al 16 gennaio è probabile che venga quasi sicuramente risolta prima di questa data», conclude Peralta.

Becugna copia

Soddisfatto dei frutti dell’iniziativa, il presidente del Consiglio comunale di Ozieri Antonio Delogu, che ha evidenziato l’unità scaturita oggi tra i rappresentati del territorio. «Stamattina, davanti al Pronto Soccorso, tutti insieme, sindaci e amministratori di Goceano, Logudoro e Mejlogu – ha evidenziato Delogu –, abbiamo dato prova del fatto che cavalcare strumentalmente argomenti critici come il diritto alla salute, contrasta con la visione unitaria dello sviluppo locale e della difesa di servizi essenziali, limitando fortemente le giuste aspirazioni delle aree periferiche».

«Oggi – prosegue Delogu –, saltando gli steccati ideologici e andando oltre i recinti municipali, si è data prova concreta che gli individualismi si scontrano con la realtà di un mondo che deve camminare con la forza unitaria delle idee. Si è data dimostrazione che la presunzione del potere autosufficiente, non può sopportare a lungo il peso delle esigenze e dei bisogni collettivi che necessita invece di un impegno coerente e condiviso per salvare realtà dove è più evidente il calo demografico e che trova nella disoccupazione, nel disagio sociale, nell’assenza di iniziative di impresa, le principali ragioni della loro arretratezza», conclude Il presidente Delogu.

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