Poste Italiane, con Polis nasce la casa dei servizi digitali in 7mila uffici. In Sardegna coinvolti 349 comuni
I cittadini potranno richiedere negli Uffici Postali la carta d’identità elettronica, il passaporto, i certificati anagrafici e giudiziari, i documenti previdenziali e molti altri servizi. Presentato ieri a Roma il progetto. Sui 349 dei comuni sardi coinvolti nel progetto Polis hanno partecipato all’evento 220 sindaci.
ROMA. Al via il piano ideato da Poste Italiane per fare degli Uffici Postali una Casa dei servizi digitali, uno Sportello Unico per rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione nei centri al di sotto dei 15.000 abitanti.
Il progetto, denominato Polis, è stato illustrato ieri a Roma, nel Centro Congressi “La Nuvola”, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, del segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin, di numerosi esponenti del Governo e delle istituzioni, dalla presidente di Poste Italiane Maria Bianca Farina e dall’amministratore Delegato Matteo Del Fante ai 7.000 sindaci dei Comuni interessati. Sui 349 dei comuni sardi coinvolti nel progetto Polis hanno partecipato all’evento 220 primi cittadini.
Grazie a Polis, approvato con il Dl 59/2021, e finanziato con 800 milioni di euro di fondi nell’ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNNR, Poste Italiane darà quindi un nuovo volto ai 7.000 Uffici Postali dei piccoli centri per renderli più accoglienti e trasformarli in Sportello Unico digitale di prossimità attivo 24 ore su 24.
Con Polis i cittadini potranno richiedere certificati (anagrafici e di stato civile, la carta d’identità elettronica, il passaporto, il codice fiscale per i neonati, certificati previdenziali e giudiziari ecc) allo sportello, utilizzare i totem e gli ATM operativi 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Polis contribuirà anche ad una maggiore efficienza energetica e darà slancio alla mobilità verde attraverso l’installazione di 5 mila colonnine di ricarica per i mezzi elettrici e di 1.000 impianti fotovoltaici.
Poste Italiane darà vita anche al progetto “Spazi per l’Italia”, la più grande rete di co-working (lavoro in condivisione) del Paese con la creazione di 250 siti smart, interconnessi, ricavati dalla valorizzazione di immobili di proprietà aziendale.
I lavori di ristrutturazione e di adeguamento tecnologico degli Uffici Postali sono partiti subito dopo il via libera della Commissione Europea, arrivato a fine ottobre 2022, e completati in pochi mesi: ad oggi sono già pronti 40 Uffici Postali e 230 i cantieri aperti. Entro l’anno saranno avviati i lavori di ristrutturazione in 1.500 nuovi uffici Polis. In Sardegna sono stati avviati i lavori di ristrutturazione negli uffici di Villa San Pietro e ad Abbasanta.
Grande soddisfazione è stata espressa per il progetto Polis anche da alcuni primi cittadini sardi presenti a Roma alla presentazione. Ecco alcune dichiarazioni.
Patrizia Carta, sindaco di Abbasanta: «Sono felice e onorata come sindaco di Abbasanta di essere stata scelta per il progetto Polis e per la ristrutturazione dell’ufficio. Un lavoro che porterà dei vantaggi a tutta la comunità, avvicinandola ai servizi digitali e contribuendo a superare il Digital Divide, riducendo lo spopolamento e contribuendo a renderlo dinamico».
Antonio Succu, sindaco di Macomer: «La sensazione che deriva dall’evento di oggi è assolutamente positiva, di un grande interesse da parte di Poste Italiane di voler creare servizi per i piccoli centri che oggi soffrono di spopolamento. Ricordiamo che le cause di spopolamento a volte, nei piccoli centri, risiedono nell’assenza di servizi. Quindi lo ritengo un passo avanti importante e significativo, e anche gli slogan che sono stati utilizzati sono quelli giusti, tra cui diritti, servizi e opportunità. Poste Italiane con il progetto Polis fa un passo in avanti veramente significativo».
Alberto Urpi, Sindaco di Sanluri: «Siamo molto soddisfatti dell’attività di Poste con il progetto Polis perché i comuni sotto i 15.000 abitanti rappresentano lo scheletro dell’amministrazione pubblica in Italia e delle comunità degli italiani che vivono il paese. Siamo davvero contenti per questa attenzione verso queste comunità, con un progetto sfidante come Polis».
Costantino Todaro, indaco di Flussio: «Oggi abbiamo assistito alla presentazione di un progetto e abbiamo sentito delle parole che sono molto importanti. Il progetto Polis per noi è molto importante perché nella spiegazione di quello che sarà operativamente, come sarà calato nel territorio, consentirà ai piccoli centri anche di riorganizzarsi dal punto di vista amministrativo. Consentire a un anziano di poter andare in ufficio postale e di poter fare dei documenti, dal certificato di nascita alla tessera sanitaria, senza doversi muovere dal proprio paese è sicuramente una innovazione. Oltre a questo, le nostre piccole amministrazioni potrebbero creare per supportare questo tipo di attività anche un servizio civico che consenta di accompagnare le persone anziane all’interno dell’ufficio postale».
Enrico Virdis, sindaco di Mores: «Il progetto Polis è sicuramente un progetto importante che va incontro alle esigenze della pubblica amministrazione ma che soprattutto va incontro alle esigenze dei cittadini. Ciò che abbiamo sentito oggi, in qualità di amministratori, non può che farci piacere in questa ottica futura».
Ivan Piras, sindaco di Dolianova: «Il progetto Polis è una straordinaria iniziativa promossa Poste Italiane. Questo progetto consentirà ai comuni al di sotto dei 15.000 abitanti di erogare servizi ulteriori, necessari per evitare il fenomeno dello spopolamento».
Manuela Pintus, sindaco di Arborea: «Sappiamo che il progetto prevede anche la possibilità di erogare ai cittadini documenti e questo è un ulteriore supporto per chi decide di rimanere nei piccoli centri. Da questo punto di vista, credo che sia un grandissimo sostegno anche alla lotta contro lo spopolamento, e alla possibilità che i giovani studenti e lavoratori possano restare nei nostri piccoli centri. Abbiamo visto che esiste la possibilità che in alcuni dei nostri comuni siano individuati degli spazi di co-working: da questo punto di vista la possibilità di far lavorare le persone in modalità di lavoro agile presso degli spazi dedicati può dare un grande contributo».
Alla presentazione sono intervenuti inoltre i Ministri dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, e il Presidente dell’Anci, Antonio De Caro. Presenti anche il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, il Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Maria Roccella, e il Ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto.
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