• 22 Novembre 2024
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I ragazzi dell’Agraria di Ozieri recuperano e seminano a grano un terreno incolto

Istituto Tecnico Agrario Ozieri e Molino Galleu
L’iniziativa scaturisce dall’intesa tra l’Istituto “Fermi” e il Molino Galleu che ha proposto il progetto mettendo a disposizione anche il campo.

OZIERI. I primi fili verdi che sbucano dal terreno dopo la semina, anche per chi è abituato da sempre a vedere il ciclo della natura che si ripete, suscita sempre emozione e speranza ma questa volta il sapore della visione assume un significato ancora più particolare perché frutto di un esperimento che si sta rivelando assolutamente positivo.

L’Istituto di Istruzione Superiore “Enrico Fermi” di Ozieri tra le sue diverse discipline ha anche la sezione Agraria che forma studenti in un settore che sta iniziando ad aprirsi alla tecnologia, alla formazione e alle nuove sperimentazioni e che al termine del percorso di studi potrebbero presentarsi sul mercato del lavoro con un prezioso bagaglio non solo teorico ma anche pratico. Sino ad ora ad ospitare i ragazzi per operare sul campo tra ortaggi, viti e olivi era l’azienda sperimentale creata a Chilivani ma l’intraprendenza e la lungimiranza di un’imprenditrice ozierese ha fatto in modo che si potesse aggiungere un nuovo importante tassello alla formazione dell’Istituto.

Ragazzi Agraria Ozieri

Sonia Galleu è alla guida, insieme alla cugina Laura, del centenario Molino Galleu e dal padre Titino ha ereditato il pragmatismo, la voglia di fare e di sperimentare. Guardando dal piazzale dell’azienda un fazzoletto di terra incolto ha pensato che forse con un po’ di buona volontà e di impegno si sarebbe potuto trasformarlo in un biondo campo di grano e ha lanciato l’idea ai docenti Mario Spanu e Nicola Farina che supportati dalla dirigente Sandra Carta l’hanno immediatamente raccolta mettendola in pratica.

Una ventina di alunni del quarto anno si sono armati di guanti, carriole e zappe e dopo una bonifica da rovi e sterpaglie hanno iniziato la faticosa opera di spietramento a cui è seguita la lavorazione vera e propria del terreno con aratro, erpice e rullo.

Ist Tecnico Agrario Ozieri

«L’estensione di circa un ettaro ha dato modo ai ragazzi di vedere bene quali sono le fasi di lavorazione per arrivare alla semina ma l’emozione più grande è vedere i primi germogli – ha detto Sonia Galleu –. Abbiamo diviso il terreno in zone in cui abbiamo seminato tre diverse varietà di grano duro, il Nazareno, il Cappelli e l’Anubis e potremo alla fine capire quale tra questi sarà il più adatto al terreno».

Alla semina eseguita con una seminatrice di precisione si è affiancata quella tradizionale a spaglio e anche questo sarà un modo per capire le differenze tra tecniche antiche senza ausilio di mezzi o tecniche moderne eseguite grazie alla tecnologia.

Ist Tecnico Agrario Ozieri Molino Galleu 3

«La teoria è basilare per l’apprendimento ma quando questa si esplica nella pratica, ai ragazzi sembra che si riveli un mondo sorprendente ed è quello che succede con questo esperimento – hanno evidenziato Spanu e Farina –. Con Sonia Galleu abbiamo subito trovato l’intesa e tra il suo e il nostro entusiasmo sta venendo fuori un importante esperimento che arricchirà moltissimo l’apprendimento dei nostri ragazzi che seguiranno tutte le fasi fenologiche sino alla raccolta finale».

Ci sarà da vedere la resa, la qualità e la quantità di prodotto che si otterrà ma ciò che conta davvero è dimostrare che la terra è ancora alla base di tutto il nostro vivere e che dalla terra si può ripartire per creare opportunità economiche e lavorative. Seguendo questa filosofia Sonia Galleu ha fatto opera di aggregazione realizzando un accordo di filiera con una trentina di agricoltori e quattrocento ettari coltivati a Nazareno per provare a dare ulteriore impulso nella coltivazione del grano anche in terreni dove si era persa questa pratica. Chissà che in un prossimo futuro tra questi non ci possano essere anche gli allievi del “Fermi”.

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