• 22 Novembre 2024
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Forestas, dai disegni di legge di Cocco e Satta le risposte allo sblocco del turnover

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Ritornando sulla vicenda sulle voci di possibili assunzioni in Forestas, che ha portato ieri sabato 19 settembre il consigliere Daniele Cocco ad intervenire per chiarire la situazione che vede molte persone in attesa di una chiamata. L’esponente di LeU è intervenuto nuovamente per ribadire ancora una volta come l’unico provvedimento in questo momento che consente il riavvio dei turni trimestrali è la recente Legge regionale n. 22 approvata lo scorso 23 luglio. Al punto 5 dell’art. 8 recita infatti:

«Alla prosecuzione dei cantieri degli operai trimestrali dei Comuni di Alà dei Sardi, Bono, Bottidda e Monti presso l’Agenzia Forestas, si fa fronte con le risorse già stanziate per le medesime finalità nel bilancio dell’Agenzia. Agli operai di cui al presente comma che abbiano superato i limiti di utilizzo previsti dall’articolo 19 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 8, e successive modifiche ed integrazioni, con i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato e che alla data di pubblicazione del relativo avviso di reclutamento siano in stato di disoccupazione, si estendono le misure previste dall’articolo 29, comma 36, della legge regionale n. 5 del 2015, e successive modifiche ed integrazioni. Per le finalità di cui al secondo periodo del presente comma è autorizzata, per l’anno 2020, l’ulteriore spesa nel limite complessivo di euro 1.300.000 (missione 15 – programma 03 – titolo 1)».

Sempre ad Alà dei Sardi, Bono, Bottidda e Monti, inoltre, è prevista la possibilità, per i lavoratori che hanno superato i 24 mesi di turnazioni, di rientrare nei percorsi dei lavoratori in utilizzo per 8 mesi l’anno.

Nell’ultimo decennio per effetto del blocco del turnover dei dipendenti andati in quiescenza, il personale nell’Agenzia Forestas si è drasticamente ridotto determinando un calo di operatività di alcuni servizi strategici per i territori, specialmente quelli interni dell’Isola, con inevitabili ripercussioni in importanti settori quali la forestazione, il servizio antincendio e quello della protezione civile. Il blocco del turnover ha inoltre determinato un significativo innalzamento dell’età media del personale dipendente con una generalizzata perdita di professionalità e competenze in tutti i servizi e questo senza tener conto delle reali necessità di Forestas.

Dunque, che ci sia qualcosa che non va, ormai è chiaro. Per dare una risposta a tutti questi problemi e una prospettiva occupazionale stabile è evidente che occorre a questo punto prendere in considerazione le due proposte di legge presentate lo scorso anno, costruite proprio per sbloccare il turnover e mettere all’angolo il limite posto in essere nel 2005 dopo la prima finanziaria di Renato Soru.

La prima, quella del 16 luglio 2019, a firma proprio di Daniele Cocco, prevede il superamento del blocco del turnover dei dipendente dell’Agenzia Forestas attraverso il reclutamento di nuovo personale, nel limite di una spesa pari al 100 per cento di quella relativa al personale di ruolo cessato nell’ultimo triennio. Limitando allo stesso tempo il ricorso alle diverse forme contrattuali a tempo determinato, parziale e/o flessibili, implementando il ricambio della forza lavoro collocata in quiescenza attraverso l’ingresso di specifiche qualifiche professionali, di cui l’Agenzia ha maggiormente bisogno, da assumere con contratti di lavoro a tempo pieno e indeterminato.

La seconda invece, presentata nel mese di ottobre del 2019 dal consigliere del partito sardo d’Azione Giovanni Satta, prevede la sostituzione del turnover del personale dipendente di Forestas e la ridefinizione delle norme per il reperimento di personale.

Questa proposta di legge intende limitare l’impiego delle diverse forme contrattuali a tempo determinato, parziale e/o flessibile, anche nelle agenzie ed enti controllati e alla definizione dei contenziosi in materia di personale dipendente dell’Agenzia assunto a tempo determinato. La legge intende sopperire al turnover del personale dipendente di Forestas, nella misura del 100 per cento, mediante assunzioni più facili e mobilità verso il settore privato estesa a tutti i dipendenti pubblici (e non più limitata ai soli dirigenti), a decorrere dal 2019/2021.

In questa proposta di legge, come in quella di Cocco, si prevede inoltre il ricambio del personale dipendente andato in pensione attraverso assunzioni di figure con qualifiche professionali, con contratti di lavoro a tempo pieno e indeterminato.

«Per quanto riguarda l’accesso del nuovo personale dipendente nell’Agenzia Forestas – si legge nella relazione di presentazione della legge –, da attuarsi previa definizione di un nuovo piano di reclutamento del personale, dovrà procedere parallelamente alle procedure da avviare, o in corso di attuazione, previste dalla legge regionale 11 febbraio 2019, n. 6), delle procedure di stabilizzazione dei precari, dalle procedure di mobilità del personale proveniente dal sistema regione o da altre pubbliche amministrazioni, dalle procedure di progressione e riqualificazione del personale dipendente».

«A conferma di tutto ciò – si legge ancora –, in conformità al nuovo statuto approvato dal Consiglio regionale, viene rammentato che sono stanziati dei fondi a favore di Forestas per l’elaborazione di progetti da presentare per l’ottenimento di risorse da parte del Piano di sviluppo rurale (PSR), dei fondi strutturali (FESR), dal Programma Interreg (P.I.), collaborazioni e partenariati con Enti pubblici e privati. Pertanto con le nuove assunzioni a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale corrispondente a una spesa pari al 100 per cento di quella relativa ai dipendenti di ruolo cessati nell’anno precedente e con l’ottenimento delle ulteriori risorse, da aggiungere a quelle già finanziate nel corso degli anni, il ruolo dell’Agenzia Forestas sarà quello di un ente strategico e di primaria importanza per la gestione dell’intero territorio sardo».

Insomma, gli strumenti ci sono, manca forse la volontà. Sta di fatto che i due disegni di legge sono ancora in attesa essere esaminati in Commissione.

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