Ospedale di Ozieri, Mundula: «Cardiologia diventerà Struttura dipartimentale»
Intervento del presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale.
OZIERI. La notizia di ieri della sospensione dell’attività di Cardiologia all’ospedale di Ozieri per mancanza di personale medico ha destato non poca preoccupazione tra i cittadini, ma anche all’interno dello stesso presidio, che ora potrebbe subire un forte rallentamento operativo. Per inquadrare la situazione e capire quale sarà il futuro del servizio abbiamo sentito il presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale Nico Mundula.
«Fermo restando che giudico inaccettabile che il buon funzionamento dell’ospedale di Ozieri e tutte le sue attività siano legate alla presenza di un solo cardiologo, la cui assenza blocca non solo l’attività routinaria ma anche quella a carattere d’urgenza – afferma Mundula –, è giusto però, per fare chiarezza, sottolineare che l’attività di Cardiologia e le sue carenze ataviche sono legate al fatto che al “Segni” tale servizio è sempre stato assicurato da cardiologi assunti come internisti nel reparto di Medicina. Ciò significa che all’ospedale di Ozieri non è mai esistita una struttura di Cardiologia a sé stante e dotata di autonomia».
«Situazioni analoghe – ricorda Mundula – si sono verificate spesso negli ultimi anni, ma venivano tamponate grazie alla disponibilità del cardiologo dottor D’Elia, al tempo primario di Medicina, che sopperiva a questa carenza strutturale».
Detto questo, il Consigliere regionale, pur consapevole delle innegabili difficoltà, resta ottimista non foss’altro perché il potenziamento del servizio è stato messo nero su bianco nel recente documento di programmazione aziendale.
«Senza comunque poter prescindere da un fattore esistente ed inconfutabile che è la mancanza di specialisti su tutto l’ambito regionale – spiega infatti Mundula – si è provveduto nel nuovo Atto aziendale dotare il “Segni” di una struttura permanente di Cardiologia dipartimentale che andrà a colmare questa atavica carenza».
«Attualmente – evidenzia il Presidente – si sta costruendo il futuro sulle macerie che ho trovato, dove l’ospedale di Ozieri con la rete ospedaliera definita dalla scorsa Giunta Pigliaru e nell’Atto aziendale di Moirano si trovava ad essere privato di molte strutture complesse – ora riacquistate nel nuovo Atto – ed esposto a un futuro incerto è molto oscuro».
In considerazione poi del clima venutosi a creare intorno all’ospedale, Mundula chiude il suo intervento sottolineando che «strumentalizzare la situazione attualmente legata alla carenza dei medici serve solo a dare un’immagine distorta della realtà del “Segni” ed influenzare negativamente quella che può essere l’appetibilità nella scelta della sede da parte dei medici».