• 22 Novembre 2024
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Ozieri, sindaco Peralta: «Non ho rivolto alcun insulto alla consigliera Ladu» quindi «non mi devo scusare»

Marco peralta 2
Dopo le accuse lanciate dall’opposizione oggi è arrivata la replica del Primo cittadino.

OZIERI. «Non le ho assolutamente rivolto alcun insulto… e pertanto non devo rivolgerle le scuse». Questo il sunto della replica del sindaco di Ozieri Marco Peralta al Gruppo di minoranza Ozieri Civica che lo ha accusato di aver «aggredito verbalmente» con «epiteti offensivi» in Municipio la consigliera Anastasia Ladu (Pd), dopo la richiesta di quest’ultima di spiegazioni per l’Ordinanza di chiusura della Scuola Primaria “Maria Teresa Cau” (da lunedì 20 a venerdì 24 marzo) varata lo scorso 17 marzo (leggi) per la preoccupante presenza di numerosi casi di Streptococco tra i bambini. Provvedimento che all’esponente di Ozieri Civica è sembrato non essere del tutto giustificato con i necessari pareri formali. Da qui – secondo le opposizioni – sarebbe nato l’acceso diverbio e l’atteggiamento aggressivo del Sindaco.

A distanza di due giorni dall’episodio e dalle decise prese di posizione a difesa della consigliera da parte del Gruppo di Ozieri Civica (leggi), della segreteria cittadina del Partito Democratico e dei Progressisti (leggi), questa mattina il sindaco Peralta ha pubblicato sulla sua pagina social una nota di risposta, che pubblichiamo integralmente.

«Premetto che non entrerò nel merito dell’Ordinanza da me emanata per preservare la salute dei bambini, sollecitata da dirigenti scolastici e medici, che mi hanno rappresentato la grave carenza momentanea di tamponi e medicinali, del tutto insufficienti a far fronte ad un eventuale diffusione su larga scala del contagio.

Sulla salute non si scherza e su questo punto sono sempre molto attento a cogliere ogni minimo segnale fondato di potenziale ed imminente rischio per i cittadini, in particolare per i bambini: nessuno deve correre rischi alla salute per titubanze o ritardi nelle decisioni.

Becugna copia

Ovviamente l’opposizione è libera di criticare ogni mia decisione ma rivendico con forza la fondatezza e la bontà di questa mia Ordinanza.

Per quanto riguarda il confronto avuto con la consigliera Ladu, voglio chiarire in maniera chiara ed inequivocabile che non le ho assolutamente rivolto alcun insulto, come possono testimoniare persone presenti all’incontro e pertanto non devo rivolgerle le scuse. Sono sempre stato educato nei confronti di tutti e mai mi sono permesso di insultare chicchessia, men che meno un consigliere comunale.

Le ho semplicemente manifestato tutta la mia delusione personale e perdita di fiducia ed anche – lasciatemele dire – la poca correttezza avuta nei miei confronti, nel momento in cui ha definito l’Ordinanza di chiusura come un provvedimento adottato seguendo la “vox populi”.

Questo perché c’è un importante antefatto: sabato mattina, il giorno dopo che ho emesso l’ordinanza, ci siamo incontrati e mi ha chiesto lumi sull’intera vicenda ed io sono stato ben lieto di darglieli nel dettaglio, manifestandomi anzi la sua opinione che sarebbe stato opportuno chiudere tutte le scuole.

Pertanto, leggendo il suo commento sulla “vox populi”, io mi sono rivolto a lei in Comune, premettendo che le parlavo da persona a persona, manifestandole tutta la mia forte delusione nei suoi confronti perché lei, a differenza dei suoi colleghi con cui non avevo avuto modo di parlare della vicenda, era a perfetta conoscenza dei fatti, fin nei minimi particolari».

Insomma – prosegue il Sindaco –, quella era una normale discussione privata (che tale doveva rimanere) fra due persone che ormai si conoscono da vari anni e che si sono sempre combattute ma rispettate, è stata strumentalizzata diventando a torto una reprimenda sul diritto di critica sua e dell’opposizione su cui, al contrario, non ho mai sindacato (ci mancherebbe altro).

Quello che dunque sostiene l’opposizione sull’oggetto della discussione non è assolutamente vero: liberi noi di adottare i provvedimenti che riteniamo legittimi, libera l’opposizione di criticare ogni nostra decisione.

Ma due cose occorre chiarire: non mi sono mai permesso di mettere il bavaglio a nessuno né tantomeno ho insultato la consigliera Ladu, se non altro per l’educazione che ho ricevuto», conclude Marco Peralta.

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