Santa Teresa Gallura, l’AMP Capo Testa Punta Falcone scommette sul turismo sostenibile
Concluso lo scorso 15 marzo il corso Santa Teresa Blue Camp che ha interessato una trentina di operatori tra guide, centri diving, b&b, hotel e fornitori di servizi.
SANTA TERESA GALLURA. Si è concluso nei giorni scorsi il Santa Teresa Blue Camp, il corso di formazione per gli operatori a mare e a terra dell’Area marina protetta di Capo Testa Punta Falcone. Cento ore di formazione per un percorso che ha toccato le tre direttrici della sostenibilità portando esempi concreti, tra ambiente, diversità e inclusione, marketing e sostenibilità economica.
Il corso è stato finanziato dal Ministero dell’ambiente e della Sicurezza energetica e coordinato dalla fondazione MEDSEA in collaborazione con il comune di Santa Teresa Gallura. Iniziato lo scorso 30 gennaio in modalità ibrida, online e dal vivo, con più di una trentina di operatori tra guide, centri diving, b&b, hotel e fornitori di servizi e si è concluso lo scorso 15 marzo.
«Obiettivo del Santa Teresa Blue Camp – spiegano gli organizzatori – è stato quello di migliorare la conoscenza sul territorio dell’Area marina protetta e dei suoi aspetti ambientali e naturalistici, di apprendere alcune tecniche di narrazione e comunicazione utili a mettere in evidenza gli aspetti distintivi del territorio, oltre che a educare gli ospiti al turismo sostenibile. Infine, c’è stato un approfondimento sugli strumenti digitali, tra social media, google, annunci a pagamento, analisi dei dati, funnel di sales e piano di marketing».
Negli ultimi giorni del corso si sono svolti nell’aula consiliare del Comune i laboratori di comunicazione ed espressione, con un focus sulla gestione dei problemi e della relazione con gli ospiti, assieme ad Alessandro Pani e Filippo Salaris, artisti della compagnia teatrale Fuori Posto. Gli operatori si sono esercitati sul controllo delle criticità e nella comunicazione empatica con giochi di ruolo dove si sono messe in scena delle situazioni tipo tra ospite ed operatore (disservizi, lamentele…). Sono state inoltre condotte delle telefonate a campione per confrontarsi sul grado di consapevolezza generale sulle misure di sostenibilità adottate dagli hotel e dai colleghi in zona.
Un workshop sul tema dell’ospitalità e sostenibilità con Concetta D’Emma di Unconventional Hospitality ha portato inoltre gli operatori a ragionare sul tema della sostenibilità di filiera e approvvigionamento, con esercitazioni dal vivo. Infine, è stato svolto il laboratorio sul business plan e sul piano di marketing (economicamente) sostenibile con Franco Oggiano dell’agenzia Mutinies.
Gli operatori hanno conseguito con successo il certificato “Blue Camp” per «l’avvio di una stagione turistica da affrontare con maggiore consapevolezza, strumenti e conoscenza – ha spiegato Leonardo Lutzoni, direttore dell’AMP Capo Testa Punta Falcone – a tutela dell’ambiente, del mare e dell’ambiente marino, risorse primarie, insostituibili e più importanti del territorio, sfruttando al meglio le possibilità di promozione all’interno della cornice dell’area marina protetta. Ci piace pensare ai nostri operatori come i migliori custodi del territorio, della natura, del mare e delle sue tradizioni, parte di questa grande squadra che il Blue Camp ha avuto modo di mettere insieme, rafforzando le relazioni».
Tra i docenti di questa edizione nel nord della Sardegna, hanno partecipato anche Maria Pala, Vania Statzu, Giovanna Fundoni, Andrea Alvito, Alessandro Abis, Roberto Caddeo, Ornella D’Alessio, Giulia Eremita, Carlo Gaspa, Fabiola Giffoni, Luca Bove, Elisa Fattore, Alessio Neri, Marco Pinna, Elena Farinelli.
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