• 22 Novembre 2024
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“Sa Die de sa Sardigna”, Bono rievoca la figura di Giovanni Maria Angioy

Giovanni Maria Angioy
L’iniziativa, fortemente voluta dall’Amministrazione comunale, è organizzata l’Istituto Camillo Bellieni di Sassari.

BONO. In occasione di “Sa Die de sa Sardigna”, la festa del popolo sardo, l’Istituto Camillo Bellieni di Sassari ha organizzato a Bono un evento incentrato sulla figura di Giovanni Maria Angioy (Bono, 21 ottobre 1751 – Parigi, 23 febbraio 1808), considerato il padre dell’autonomismo e dell’indipendentismo isolano. La giornata di venerdì 28 aprile, inserita all’interno della tre giorni denominata “Sas domos de Angioy”, rappresenta un momento per rievocare il rivoluzionario bonese e riscoprire i luoghi in cui ha vissuto e operato, con tante iniziative rivolte a grandi e piccoli, studiosi e appassionati.

L’obiettivo principale della manifestazione, fortemente voluta dall’Amministrazione comunale del capoluogo del Goceano, è dunque quella di evidenziare l’azione dell’Angioy e presentarlo in modo coinvolgente a persone di tutte le età, sia attraverso proposte culturali e istituzionali, sia con laboratori per ragazzi e visite guidate per chiunque voglia conoscere meglio questo mitico personaggio della storia sarda.

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«È una grande soddisfazione essere stati contattati dall’amministrazione di Bono per offrire il nostro contributo come Bellieni a questa giornata speciale – ha affermato la presidente dell’Is.Be Maria Doloretta Lai –. Ci ripaga certamente del lavoro svolto in questi anni dall’istituto nella ricerca e nella valorizzazione della figura di Angioy. Non può mancare in tal senso un pensiero rivolto al nostro compianto direttore scientifico, Michele Pinna, che proprio di Bono era fieramente originario».

Programma della giornata. Alle 10.30 al Cineteatro Rex è previsto il convegno “Alle radici della Sarda Rivoluzione: Bono e Giovanni Maria Angioy”. Alla tavola rotonda moderata da Maria Doloretta Lai, dopo i saluti del sindaco Michele Solinas e dell’assessora alla Cultura Eliana Lisai, interverranno Daniela Masia Urgu, che presenterà “Il progetto In sos logos de Angioy. Diario di un viaggio rivoluzionario”. Stefano Alberto Tedde, che esporrà invece “Il contesto storico e i documenti d’archivio rinvenuti nel corso della ricerca”, Antonello Nasone la relazione “Angioy e il significato etico-politico della  Sarda-Rivoluzione”. L’intervento conclusivo sarà affidato a Giampiero Nurra, presidente dell’Associazione culturale “Bono per Giovanni Maria Angioy”.

A fine conferenza, la manifestazione si sposterà in Sala Consiliare, dove alle 13.30 si svolgerà la cerimonia di apposizione della targa commemorativa dedicata a Giovanni Maria Angioy.

Dalle 16 alle 17.30 nei locali della Biblioteca comunale (Colle San Raimondo) le operatrici linguistiche dell’Is.Be, Adriana Cocco, Francesca Sini e Annalaura Pirisi coordineranno il laboratorio “Alla ricerca di Angioy”, rivolto ai bimbi dai 7 agli 11 anni. In contemporanea, dalle 16 alle 18, il percorso itinerante “In sos logos de Angioy” condurrà i visitatori per le vie del paese, nei luoghi in cui visse e operò l’Alternos nella sua città natale e in altri siti di interesse storico: la chiesa di San Michele, casa Frassu nel centro storico, i murales di Liliana Cano limitrofi a via Martiri Angioini e la chiesa di San Raimondo. L’itinerario sarà guidato da Antonello Nasone e Stefano Alberto Tedde in collaborazione con Lucia Sechi, Immacolata Salis e Maria Leonarda Correddu. L’attività è stata realizzata con il parziale contributo della Regione Autonoma della Sardegna.

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