• 21 Novembre 2024
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Musica popolare sarda, a rischio l’attività di 300 associazioni

Gruppo Folk Sardegna Ittiri
La Regione non pubblica il bando per i contributi previsti dalla legge regionale 64. Interrogazione del consigliere regionale di Europa verde Antonio Piu.

«Solo ieri abbiamo celebrato “Sa Die de Sa Sardigna” in cui si onorano la cultura e la storia millenaria della nostra Isola e a far parte della nostra identità c’è anche la musica popolare, ma ad oggi la Regione non ha provveduto alla pubblicazione dell’avviso annuale per i contributi previsti dalla legge regionale 64 (del 18 novembre 1986) di cui possono beneficiare le associazioni che si occupano della promozione delle attività musicali popolari sarde»

È la denuncia di Antonio Piu (nella foto), consigliere regionale di Europa verde, il quale evidenzia che «sono oltre 300 le associazioni che attendono il bando per poter presentare la domanda di contributo (per il quale è previsto uno stanziamento annuale di 700 mila euro) e che senza non possono programmare le attività annuali. Tra loro ci sono complessi musicali bandistici, gruppi strumentali di musica sarda, gruppi corali polifonici e gruppi folcloristici isolani». «Organismi – ricorda Piu – coinvolti in eventi di tipo identitario, religioso e tradizionale nonché impegnati nella diffusione della cultura sarda nel mondo attraverso la partecipazione a manifestazioni nazionali e internazionali».

Antonio Piu

Alla luce di ciò, il consigliere di Europa verde ha quindi depositato un’interrogazione firmata con i colleghi del gruppo Alleanza rosso-verde rivolta alla Giunta e all’Assessore regionale della Pubblica Istruzione, Beni culturali, informazione spettacolo e sport per conoscere le motivazioni della mancata pubblicazione dell’Avviso e quali siano le misure che intendono intraprendere, in termini di semplificazione procedurale, affinché si verifichi una effettiva accelerazione delle liquidazioni,  assicurando alle associazioni interessate i sostegni previsti dalla legge regionale in tempi certi e accettabili

«Ho inoltre intenzione – prosegue Piu – di presentare una proposta da integrare al Collegato per introdurre un aumento di spesa del capitolo e portarlo da 700 mila euro a 1 milione e inoltre di verificare la fattibilità per creare un albo delle associazioni».

«La Sardegna e il suo immenso patrimonio culturale non può essere celebrato solo il 28 aprile, deve tradursi in atti concreti da parte di chi governa la Regione, agevolando la programmazione di coloro che, con spirito di servizio, promuovono la nostra identità evitando i ritardi e le inadeguate mancanze a cui a questa Giunta ci ha abituati», conclude il Consigliere.

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