Nuoro. Peculato, falsità ideologica e materiale, arrestata amministratrice di sostegno
La donna avrebbe distratto fondi per oltre 194mila euro a un anziano. Misura cautelare anche per il marito, finito ai domiciliari.
NUORO. Peculato, impiego di denaro di provenienza illecita, falsità ideologica e materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, e auto-riciclaggio. Questi i reati contestati a vario titolo a due indagati: un’amministratrice di sostegno del tribunale di Nuoro, Roberta Barabino (37), e suo marito. La donna è finita in carcere, mentre l’uomo agli arresti domiciliari.
A conclusione dell’operazione “Domina”, sono stati i militari del Comando Provinciale di Nuoro dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza a dare esecuzione all’ordinanza del Gip del Tribunale di Nuoro con cui sono state disposte le due misure cautelari personali nonché il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di due immobili e beni mobili per l’equivalente somma di 194.375,21 euro. Contestualmente sono state effettuate perquisizioni locali, personali e informatiche, con impiego di personale qualificato per l’attività di computer forensics and data analysis. Il provvedimento del Giudice delle indagini preliminari è stato firmato su richiesta della Procura della Repubblica di Nuoro guidata dal Procuratore Patrizia Castaldini.
L’operazione, che ha avuto origine da un esposto depositato negli uffici dell’Autorità Giudiziaria dai familiari di un anziano, che avevano notato il prelievo anomalo di denaro, ha permesso ai Carabinieri e ai Finanzieri di «disvelare frequenti e immotivate movimentazioni finanziarie che sono risultate funzionali alle esigenze personali dell’amministratrice di sostegno indagata e di persone a lei vicine. Le risorse riservate all’amministrazione di sostegno, infatti, sono risultate indebitamente sottratte per l’acquisto di beni di lusso nonché per la copertura di costose cure odontoiatriche in favore di familiari della donna».
Nel corso delle investigazioni, inoltre, sono emerse anche vere e proprie attività di reinvestimento di quanto indebitamente prelevato sotto forma di ristrutturazioni di due B&B realizzati a Oliena (NU) e Sassari.
L’operazione è stata illustrata ieri dalla procuratrice Castaldini durante la conferenza stampa con i giornalisti. Presenti anche il comandanti delle Fiamme Gialle Alessandro Ferri e del reparto operativo dei Carabinieri Saverio Aucello.
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