• 22 Novembre 2024
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Piana di Chilivani a secco, nella diga del Lerno disponibili solo 8 milioni di metri cubi di acqua per uso irriguo

Diga del Lerno
Il Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna ha convocato un incontro per il 3 luglio con l’obiettivo di trovare soluzioni al problema e azioni a sostegno delle aziende.

CHILIVANI (Ozieri). Con soli 22,10 milioni di metri cubi di acqua (64,16%) rilevati al 31 maggio, a fronte di una capienza massima di 34,45, il bacino del Monte Lerno allo stato attuale può garantire al comprensorio della Piana di Chilivani appena 8 milioni di acqua ad uso irriguo. Una situazione negativa che si protrae dall’inverno passato ed evidenziata dal confronto con il 2022 e il 2021, quando nella diga – sempre al 31 maggio – erano presenti rispettivamente 28,50 (82,71%) e 33,23 (96,46%) milioni di metri cubi.

Il dati registrati due settimane fa sono inoltre in netta controtendenza rispetto al resto della Sardegna dove gli invasi hanno registrato invece un aumento dei volumi idrici grazie alle abbondanti piogge dell’ultimo periodo che non si sono verificate nel territorio ricadente nel bacino pattadese.

Farina 1

Alla luce di tutto ciò il Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna ha pertanto convocato un incontro con tutti i portatori d’interesse a Chilivani, per il 3 luglio prossimo, per trovare “immediate soluzioni” al problema.

«Questo Ente con delibera numero 8 del 23 gennaio scorso e con delibera numero 27 del 26 aprile scorso, prendendo atto della grave situazione venutasi a creare – spiega il presidente del Consorzio Toni Stangoni – ha disposto specifiche clausole nelle domande di utenza prevedendo riduzioni di almeno un 70 per cento con la salvaguardia degli usi cosiddetti sensibili, come gli abbeveraggi e le colture pluriennali, e ha avviato una campagna informativa e di sensibilizzazione sia all’utenza consortile del Comprensorio interessato che per il tramite delle Associazioni di categoria». 

«I volumi presenti in diga – continua Giosuè Brundu, direttore generale del Consorzio – infatti sono inferiori alle assegnazioni annuali che per il 2023 sono state di 12 milioni di metri cubi (inizialmente erano 10 milioni poi incrementati a seguito delle precipitazioni di questi giorni), ma al netto dei volumi utilizzati nel corso dei primi cinque mesi dell’anno ne risultano disponibili appena 8 milioni, una quantità che non consente lo svolgimento della campagna irrigua». 

«L’obiettivo della riunione – commenta il vice presidente Francesco Pala – è quello di individuare collegialmente e con urgenza eventuali strumenti finanziari e attivare tutte le azioni necessarie a sostenere le aziende agricole interessate e questo Consorzio di Bonifica».

Per affrontare il problema sarà fondamentale, dunque, il coinvolgimento prima di tutto dei consorziati, degli assessori e consiglieri regionali, parlamentari del territorio, sindaci dei Comuni del distretto di Chilivani e Associazioni di categoria.

In copertina: il lago del Lerno in una foto scattata qualche giorno fa

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