• 23 Novembre 2024
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Nei Licei dell’Istituto Segni di Ozieri biblioteche scolastiche per tutti e senza confini

Istituto Segni ozieri
La scuola nella rete Bibli@jò. Studenti, docenti e il personale ATA da questo mese potranno accedere al MLOL, la più grande piattaforma italiana di prestito digitale.

OZIERI. Il Ministero dell’Istruzione ha lanciato la sfida: trasformare le biblioteche scolastiche da luoghi deserti con scaffali pieni di libri che nessuno legge a centri innovativi di progettazione e di realizzazione di attività di lettura, di laboratori volti alla creatività, alla formazione, all’educazione all’uso corretto della rete e al vaglio delle fonti o ad altro ancora, luoghi in cui la scuola si apre al territorio e alla comunità.

Al corso di formazione, voluto e organizzato dal Ministero insieme all’Università di Roma Tre, ha partecipato l’Istituto Segni di Ozieri che, a seguito del quale, si è unito al drappello di scuole sarde che ha costituito la prima rete di biblioteche scolastiche innovative della Sardegna, Bibli@jò. I vantaggi per gli studenti, i docenti e il personale ATA dell’Istituto sono già una realtà: grazie all’abbonamento sottoscritto dal Segni, dalla metà del corrente mese di giugno e per un anno intero, infatti, ad essi sarà garantito l’accesso al MLOL, la più grande piattaforma italiana di prestito digitale, dove potranno fruire gratuitamente di una collezione di oltre 3 milioni di contenuti digitali di diversa provenienza e tipologia. Si tratta di oltre 80.000 ebook dei maggiori editori italiani, più di 1.700 audiolibri di autori classici e contemporanei, oltre 7.000 quotidiani e riviste in italiano e in lingua straniera (per un totale di 90 paesi e 40 lingue) e quasi 3.000.000 di oggetti digitali a libero accesso. La coincidenza dell’inizio del servizio con la fine delle attività didattiche lascia ben sperare che siano tanti a scegliere di lasciarsi ammaliare dalla magia di buoni libri, letti o ascoltati su cellulare, tablet o altro dispositivo.

Biblioteca scolastica digitale

«Se da un lato è stato avviato un servizio di prestito h24 in versione digitale, bisogna ricordare anche che l’Istituto Segni quest’anno – spiega la referente per le biblioteche scolastiche dell’Istituto, la professoressa Cristina Calaresu – ha arricchito le sue collezioni cartacee, destinate al prestito “materiale”, attraverso numerose altre iniziative». «Un contributo consistente – precisa Calaresu – è venuto dalle donazioni librarie di privati cittadini, «ai quali, insieme al Dirigente scolastico, prof. Andrea Nieddu, desidero inviare un sentito ringraziamento».

Tutti coloro che hanno voluto e vorranno arricchire il patrimonio librario del Segni con libri nuovi o usati (purché in buono stato e rispondenti alle finalità delle sue biblioteche scolastiche) saranno ricordati come “Amici della biblioteca” grazie ad un’etichetta appositamente disegnata da una giovanissima studentessa della 2^ Liceo Classico, Monica Fantasia, che verrà applicata su ogni copia donata.

Biblioteca scolastica Segni

«Altre risorse – prosegue la professoressa Calaresu – sono giunte da finanziamenti ministeriali e dalla partecipazione ad iniziative come #Io leggo perché, il più grande evento di donazioni librarie alle biblioteche scolastiche in sinergia con le librerie della propria città. E infine deve essere senz’altro ricordata la recentissima acquisizione di testi ad alta leggibilità grazie alla disponibilità della onlus B.I.I. di Treviso (Biblioteca Italiana per Ipovedenti) – che l’Istituto Segni ringrazia di cuore – la quale si occupa di trasformare testi della narrativa classica e contemporanea, italiana e straniera, in edizioni accessibili non solo agli ipovedenti ma anche agli studenti con disturbi specifici nella lettura (i dislessici in particolare) e di rendere il rapporto con il libro un’esperienza veramente inclusiva e per tutti. Tali testi, che dal prossimo anno scolastico saranno disponibili in tutte e tre le sedi dell’Istituto (Ozieri, Bono e Pozzomaggiore) – spiega Calaresu –, sono stati realizzati con l’uso di caratteri più grandi, di un’interlinea più ampio e del margine destro non giustificato e in molti casi sono dotati dell’audiolibro».

Da anni le biblioteche del Segni offrono inoltre la possibilità ai propri studenti di svolgere al loro interno un’esperienza di PCTO (l’ex alternanza scuola-lavoro): sotto la guida dei tutor (i referenti delle diverse biblioteche del Segni) gli studenti imparano a catalogare le risorse presenti in biblioteca e a gestire tutte le operazione legate al prestito attraverso la piattaforma del Qloud.Scuola, il catalogo online, sempre consultabile all’indirizzo http://iisantoniosegni.myqloud.it/#/.

«Questa e le altre iniziative legate alla lettura e alla gestione delle biblioteche scolastiche saranno riproposte anche nel prossimo anno: tra esse si cercherà di dare spazio alla lettura ad alta voce, un’esperienza che passa attraverso la condivisione di un gruppo e aggiunge alla lettura la dimensione della socialità, un’esperienza molto coinvolgente, come già sperimentato in passato in un breve ma apprezzatissimo laboratorio dedicato alla lettura di alcune novelle di Grazia Deledda», conclude Calaresu.  

Un anno ricco, dunque, quello appena trascorso per l’Istituto Segni, il quale intende procedere nel solco tracciato, all’insegna della promozione della lettura e delle biblioteche scolastiche innovative.

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