Diabetici sardi, Ciusa (M5S): «Per una visita bisogna attendere sino a giugno 2021, una vergogna»
“Un anno di impegni e promesse rimaste sulla carta. Le problematiche che affliggono i diabetici sardi non sono state ancora affrontate dall’assessorato alla Sanità, né tantomeno risolte. Ciò, nonostante gli impegni presi dal Consiglio regionale con l’approvazione di due ordini del giorno presentati dal sottoscritto, e nonostante le rassicurazioni date dall’assessore alla Sanità Nieddu ai rappresentanti della Federazione Rete Sarda diabete e del Coordinamento delle Associazioni dei diabetici della Sardegna durante l’incontro del 4 settembre scorso”.
“In quell’occasione – ricorda il consigliere regionale del M5s Michele Ciusa – l’assessore Nieddu ha assicurato che avrebbe riattivato e reso operativa a breve la Consulta regionale per la diabetologia, e che avrebbe lavorato, affiancato da una Commissione tecnica, al superamento delle limitazioni legate al bando Piemonte per la fornitura dei microinfusori di ultima generazione”.
“Purtroppo, a distanza di quasi un mese, non ci risultano passi in avanti in merito. A preoccupare maggiormente è il fatto che l’assessore Nieddu aveva rilasciato dichiarazioni identiche anche più di un anno fa, il 17 giugno 2019”.
Così, il consigliere pentastellato, accolte le preoccupazioni dei diabetici sardi, ha risollevato l’attenzione sulle troppe problematiche ancora in attesa di soluzione.
“Il blocco della sanità, l’allungamento dei tempi per le visite in presenza, sta ovviamente riguardando anche i malati di diabete, la malattia più diffusa nell’isola. Non dobbiamo inoltre dimenticare che i pazienti diabetici sono tra i più a rischio in caso di positività al Covid-19”.
“Eppure, in Sardegna a fronte di un’altissima percentuale di diabetici non abbiamo ancora una rete diabetologica in grado di garantire un’assistenza adeguata. Un diabetico che abbia urgenza di farsi visitare, se chiamasse oggi, otterrebbe un appuntamento per giugno 2021. Questi tempi sono inaccettabili e costringono le persone e rivolgersi a specialisti privati. Il sistema è ormai del tutto fuori controllo, e questa non deve diventare la prassi”.
“Le dichiarazioni non bastano più. Dopo un anno di promesse – conclude Ciusa – chiedo all’assessore di dimostrare con i fatti in che modo la Regione sta lavorando per portare la Sardegna al passo con le altre regioni d’Italia”.